In Germania manca la manodopera qualificata: il Ministro del Lavoro promette una riforma

Hubertus Heil manodopera qualificata
il ministro del lavoro Hubertus Heil (SPD). Steffen Prößdorf, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

In Germania manca la manodopera qualificata: lo ha detto il Ministro del Lavoro Hubertus Heil (SPD), in un’intervista ai giornali del Funke-Mediengruppe. Per questo motivo, Heil ha annunciato di voler proporre una nuova legge sull’immigrazione, destinata a favorire l’ingresso nel Paese di lavoratori specializzati, la cui carenza sarebbe, al momento, un freno alla crescita dell’economia nazionale.

La riforma desiderata dal ministro riguarda praticamente tutti gli aspetti legati al mercato del lavoro, dalla formazione all’impiego femminile, dall’aggiornamento delle competenze a misure che favoriscano un’immigrazione qualificata.


Leggi anche:
Riconoscimento dei titoli di studio in Germania: ecco come funziona

Per favorire la manodopera qualificata, semplificare il riconoscimento dei titoli

I punti chiave di questa legge sono già stati delineati a luglio da Heil insieme alla Ministra dell’Interno Nancy Faeser (SPD). Uno di questi sarebbe l’apertura del mercato del lavoro tedesco anche ai lavoratori qualificati la cui qualifica non è ancora stata riconosciuta in Germania – la complessità del riconoscimento dei titoli e le differenze nei criteri utilizzati, anche all’interno della stessa Unione Europea, sono spesso considerati fra i maggiori deterrenti per i lavoratori qualificati interessati a spostarsi in Germania.

La nuova riforma potrebbe rendere sufficiente la prova della qualifica acquisita e dell’esperienza maturata all’estero. Le procedure di riconoscimento ed equiparazione dei titoli, che adesso sono propedeutiche al lavoro e senza le quali non si può accedere a certe occupazioni, sarebbero portate avanti in parallelo all’attività professionale, permettendo quindi al lavoratore di acquisire una stabilità senza necessariamente aspettare i tempi della burocrazia tedesca in materia di riconoscimento dei titoli professionali.

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!