Ombre su un asilo pubblico a Berlino: fino a 700 € mensili o i bimbi restavano senza cibo né giocattoli
A Berlino, gli asili pubblici finanziati dallo Stato, sono gratuiti. Secondo un regolamento del 2018, a ogni istituto è permesso richiedere ai genitori un contributo aggiuntivo entro la cifra massima di 90 € mensili per i pasti o per servizi supplementari. Per questo sono particolarmente gravi le accuse che, da alcuni giorni a questa parte, si stanno concentrando sull’asilo pubblico Nanny’s Place, nel quartiere di Lichterfelde, nel quale i genitori lamentano la richiesta di contributi fino a 700 € mensili, pena la separazione dei bambini “non paganti” da tutti gli altri e la fornitura di un servizio di qualità marcatamente inferiore. Ora il Senato di Berlino sta indagando sulla questione e, se le accuse si rivelassero fondate, potrebbe revocare la licenza di esercizio ai gestori dell’istituto in questione.
L’asilo pubblico avrebbe obbligato i genitori a versare centinaia di Euro al mese a un’associazione di sostegno
Il Nanny’s Place è un asilo anglo-tedesco, nel quale i bambini interagiscono in due lingue fin dalla primissima infanzia. Si tratta di un asilo pubblico, quindi soggetto al limite che si applica, nella città-Stato di Berlino, ai costi supplementari che possono essere posti a carico dei genitori. Secondo quanto riportato prima dal tabloid Bild (che ha pubblicato lo screenshot di una chat fra asilo e genitori) e dal quotidiano Berliner Zeitung e poi da diversi altri quotidiani tedeschi, ai genitori dei bambini iscritti veniva richiesto di versare un contributo mensile, che poteva arrivare fino a 700 Euro, a un’associazione “di sostegno” indicata dall’asilo. I bambini “non paganti” venivano inseriti in un particolare gruppo, detto “die Maulwürfe” “le Talpe” e costretti a passare il tempo in una stanza di passaggio, invece che nelle aule insieme agli altri bambini. Le “Talpe” non avevano a disposizione giocattoli adatti alla loro età e a loro non venivano serviti i pasti: il cibo doveva essere portato da casa.
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Un bimbo disabile ha dovuto abbandonare l’asilo perché inserito nel gruppo delle “Talpe”
Secondo quanto riportato dai genitori che si sono rivolti alla stampa, un bambino gravemente disabile ha dovuto smettere di frequentare l’asilo poiché all’interno del gruppo delle “Talpe” non veniva seguito in maniera compatibile con le sue necessità.
Il Segretario di Stato di Berlino Aziz Bozkurt ha espresso forte disapprovazione per questa pratica e ha specificato che tanto la richiesta di contributi oltre i 90 Euro quando la separazione dei bambini in gruppi assistiti in modo diverso erano inaccettabili. Allo scopo di verificare le effettive condizioni in cui viene erogato il servizio, è stata condotta un’ispezione a sorpresa dell’asilo.
Inoltre, in una circolare emanata dal Senato è stato specificato ai gestori dell’istituto che tutti i bambini devono essere trattati allo stesso modo.
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