Incendio alla Tesla Gigafactory di Grünheide. Residenti preoccupati per la contaminazione dell’acqua
Nella notte fra domenica e lunedì, un incendio si è sviluppato all’interno della “Gigafactory” Tesla di Grünheide. Stando a quanto riportato dal centro di controllo regionale del distretto dell’Oderland, le fiamme si sarebbero sprigionate da una balla di cartone pressato e materiali di legno del volume di circa 800 metri cubi, durante un’operazione di triturazione – anche se la causa dell’incendio non è ancora stata stabilita con certezza. Alcuni residenti della zona hanno riferito di aver visto levarsi nuvole di fumo dallo stabilimento e di aver avvertito un odore sgradevole durante la notte.
Per spegnere l’incendio, oltre al personale di sicurezza della Gigafactory, sono intervenuti anche i vigili del fuoco del distretto di Grünheide e la città di Erkner ha inviato un’autoscala girevole. In totale sono stati impiegati 52 vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare per diverse ore, per spegnere le fiamme e poi smantellare quello che restava della balla di cartone pressato, per evitare il prolungarsi della combustione.
Dopo l’incendio, i residenti tornano a chiedere la chiusura della Gigafactory
Questo episodio ha spinto i membri dell’Iniziativa dei cittadini di Grünheide e dell’Associazione per la protezione della natura e del paesaggio del Brandeburgo a rinnovare la loro richiesta, già più volte inoltrata, per l’immediata sospensione della produzione presso lo stabilimento di Tesla. In una lettera, il cui contenuto è stato diffuso da rbb, gli aderenti hanno dichiarato che questo incendio “si aggiunge a una moltitudine di incidenti che rappresentano una minaccia per la falda acquifera nell’area in una zona in cui l’acqua è oggetto di tutela”. Tra le altre cose, vengono criticate le misure di protezione inadeguate e il fatto che la schiuma utilizzata per spegnere l’incendio sia penetrata nel terreno, perché parte dei materiali incendiati sono stati trascinati su un terreno non asfaltato prima di essere spenti. La sostanza che viene utilizzata per spegnere gli incendi non è classificata come pericolosa per l’acqua, ma l’autorità di gestione delle acque locali ha comunque ordinato un campionamento del terreno interessato per verificare eventuali contaminazioni.
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