Berlino – cerca killer su commissione nel dark web: prima truffato e poi arrestato

killer su commissione

Un uomo di 28 anni è stato rinviato a giudizio, a Berlino, per aver cercato di assumere un killer su commissione. La vittima dell’omicidio – che si è risolto, fortunatamente, solo in una costosa truffa su internet – avrebbe dovuto essere il compagno di un uomo per il quale il ventottenne aveva sviluppato un’ossessione. Per portare a termine il proprio progetto, l’uomo si era rivolto a una presunta “agenzia di mediazione” sul dark web, la quale affermava di poter mettere in contatto i potenziali assassini con i loro committenti. La procura di Berlino ha ora intentato un procedimento contro il ventottenne presso il tribunale del Land, con l’accusa di istigazione all’omicidio.

Il primo tentativo: l’acquisto di “maledizioni” sul dark web

Tutto sembra essere iniziato nel 2020, quando l’accusato ha maturato un’ossessione per un uomo che non lo corrispondeva e che era già impegnato in una relazione stabile. Fin dai primi tentativi, il ventottenne ha tentato di “piegare” l’oggetto del desiderio alla propria volontà ricorrendo a servizi palesemente truffaldini offerti su internet, nello specifico “maledizioni e fatture” su prenotazione. Ovviamente questa strategia non ha prodotto alcun risultato e l’ossessione dell’uomo è cresciuta a dismisura, raggiungendo il parossismo quando la coppia che le “fatture” avrebbero dovuto dissolvere ha iniziato una convivenza. Stando a quanto emerso dalle indagini, la decisione di commissionare l’omicidio del partner dell’uomo, percepito come “rivale”, sarebbe maturata nel febbraio di quest’anno.

La truffa dei killer su commissione

Con somma fortuna della presunta vittima, tutto ciò che il ventottenne è riuscito a fare è cadere in un’altra palese truffa online, che gli è costata migliaia di Euro e una denuncia, ma non ha mai realmente messo in pericolo la vita di nessuno. L’uomo, infatti, si è registrato su un sito rintracciato nel dark web che offriva killer su commissione, indicando il proprio nome, cognome, indirizzo, descrizione personale e una foto della vittima, richiedendo che questa venisse uccisa simulando un incidente e una rapina.


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Al 7 marzo 2022 risale il primo pagamento, effettuato in Bitcoin e ammontante a circa 9.000 Dollari. Il 12 e il 15 marzo successivi sarebbero stati effettuati altri versamenti, seguiti da una conferma, da parte dell’amministratore del sito, che fissava la data del presunto omicidio per il 23 dello stesso mese. Come normalmente avviene nelle truffe su internet, i gestori del sito hanno poi cercato di ottenere altro denaro dall’ignaro “cliente”. Il 21 marzo, infatti, il ventottenne ha ricevuto un messaggio che comunicava che il killer “assunto” per l’omicidio era stato malauguratamente arrestato, ma che, fortunatamente, un altro assassino professionista si era offerto di rilevare la commissione, ovviamente dietro corposa integrazione del pagamento.

L’epilogo e l’arresto

Per questo motivo, il 28 marzo, l’accusato ha versato altri 24.000 Dollari in Bitcoin alla presunta agenzia. Quando anche questo secondo killer non ha portato a termine il lavoro richiesto, il committente si è lamentato per il mancato adempimento delle condizioni stabilite dal “contratto” concluso con l’agenzia. L’uomo non ha però chiesto indietro i soldi, bensì, ancora convinto di avere a che fare con un servizio di killer su commissione, ha richiesto che l’omicidio venisse portato a termine da un altro fantomatico assassino, questa volta dal promettente nome di “Felix Fleischer” (ovvero Felix “Macellaio”).

Il 4 aprile, l’amministratore del sito ha rivelato al ventottenne di essere caduto in una truffa e gli ha fatto sapere che il denaro non gli sarebbe stato restituito. A parziale consolazione, tuttavia, all’uomo veniva offerta la possibilità di entrare a far parte del circuito di truffatori online, offrendosi come sicario e truffando gli altri aspiranti committenti. Probabilmente nella speranza di recuperare parte delle sue perdite, l’uomo ha accettato, continuando tuttavia a informarsi sulla possibilità di contattare veri killer su commissione attraverso il dark web. A quel punto l’uomo è stato identificato grazie alle indagini di una giornalista investigativa, che ha informato la polizia dell’intera vicenda. Arrestato il 9 aprile, l’uomo è da allora in custodia cautelare e in attesa di processo.

Fonte: Procura Generale di Berlino

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