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Nuove esplosioni e Grunewald: i vigili del fuoco retrocedono. Ancora chiusa l’autostrada

Resta critica la situazione a Grunewald, dopo che nuove esplosioni hanno costretto i soccorritori a retrocedere dalle posizioni che erano state guadagnate nei primi due giorni di contenimento dell’incendio. Le fiamme, che sono divampate in seguito a un’esplosione in un deposito della polizia a Nikolassee, continuano a consumare un’area delle dimensioni di due campi di calcio, nonostante i vigili del fuoco, con l’aiuto di altre forze speciali, siano riusciti a spegnere alcuni focolai.

I vigili del fuoco prevedono che ci vorranno alcuni giorni per spegnere completamente l’incendio, anche a causa dell’elevata pericolosità delle posizioni in cui i soccorritori sono costretti a operare. La presenza di materiale esplosivo nel sito originale dell’incidente, infatti, mantiene alto il rischio di nuove deflagrazioni – che si sono già verificate sia giovedì che venerdì.

Nuove esplosioni. A rischio due bombe della seconda guerra mondiale

In particolare, nel tardo pomeriggio di venerdì, ripetute esplosioni hanno costretto i vigili del fuoco a ritirarsi parzialmente, nonostante le operazioni di spegnimento definitivo delle aree ancora coperte di brace non si siano fermate. Anche due bombe della seconda guerra mondiale, ciascuna del peso di 250 chili, sono state lanciate fuori dai loro supporti dalla detonazione del deposito. Fortunatamente i due ordigni non sono esplosi, ma si sono surriscaldati e hanno dovuto essere raffreddati con l’ausilio di robot telecomandati che li hanno abbondantemente irrigati con acqua per evitare ulteriori esplosioni.

Il capo della polizia di Berlino: “situazione meno catastrofica del previsto”

Il capo della polizia di Berlino Barbara Slowik ha però definito la situazione “meno catastrofica di quanto si temesse”. La maggior parte degli ordigni esplosivi si trovata nei magazzini non danneggiati e non è stata detonata dall’incendio. Due magazzini sono andati distrutti alcuni dei fuochi d’artificio meno pericolosi sono esplosi.


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Si prevede tuttavia che le chiusure stradali e ferroviarie rimarranno in vigore almeno fino a sabato pomeriggio. L’Avus, ha detto Slowik, potrà essere riaperto quando uno degli ordigni inesplosi, che al momento si trova circondato da sacche di brace, potrà essere efficacemente raffreddato e quindi l’area di contenimento dell’incendio potrà essere portata al di sotto di un chilometro.

Nel frattempo, la chiusura dell’autostrada ha causato notevoli disagi al traffico locale fra giovedì e venerdì, causando un lungo ingorgo sulla B1, Potsdamer Chaussee, in direzione di Berlino. Al momento, le autorità consigliano di pianificare i viaggi prevedendo circa 20 minuti di attesa se si ha bisogno di attraversare la zona interessata.

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