Il Senato di Berlino abolisce il Taser. Introdotto come test, non avrebbe soddisfatto le aspettative legate alla sua adozione.
Le forze dell’ordine, tuttavia, criticano la decisione del governo cittadino e restano convinte del fatto che il Taser sia uno strumento efficace, soprattutto per ridurre alcune degenerazioni innescate dall’uso armi da fuoco.
Berlino abolisce i Taser: verranno ritirati a dicembre
I Taser già dati in dotazione alla polizia di Berlino saranno quindi ritirati a dicembre. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Torsten Akmann (SPD) in un’email del 3 agosto, a disposizione di BZ. Nell’email, Akmann fa sapere alle forze dell’ordine che la sperimentazione con i “dispositivi di impulso elettrico a distanza (DEIG)” in servizio giornaliero non sarà prorogata, ma continuerà come previsto, fino al 31 dicembre, per poi essere interrotta.
Come conseguenza di questo provvedimento, non saranno più ordinati nuovi dispositivi o pezzi di ricambio e gli agenti non saranno più addestrati all’uso del Taser. I dispositivi rimanenti saranno infine raccolti e conservati presso l’Accademia di polizia.
Decisione criticata dalle forze dell’ordine
Le forze speciali della SEK dispongono di Taser permanenti dal 2001, mentre dal 2017 il dispositivo è stato distribuito ad agenti selezionati dei distretti berlinesi di Kreuzberg e Mitte. L’annuncio dell’interruzione dell’esperimento, arrivato a cinque anni dall’introduzione dei primi Taser per le normali operazioni di polizia, non ha tuttavia incontrato il favore delle forze dell’ordine.
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La polizia cittadina, infatti, è ancora convinta dell’efficacia di questo strumento, utilizzato già in otto Stati federali. In una dichiarazione interna, ad esempio, la decisione del Senato è stata fortemente criticata e il Taser descritto come un “eccellente mezzo d’azione”, in grado di integrare le “opzioni delle forze al di sotto dell’uso dell’arma da fuoco”.
Secondo la polizia di Berlino, insomma, con il Taser si potrebbero evitare, ove possibile, ferimenti e morti legati all’uso delle armi da fuoco. Un tema, questo, che è oltretutto di stretta attualità, considerando quanto accaduto a Dortmund, dove un sedicenne senegalese è stato colpito a morte da un proiettile sparato da un poliziotto, oppure a Colonia, dove un 48enne è stato ucciso durante uno sfratto. Resta però perplesso il segretario di Stato Akmann, che qualche settimana fa ha riferito alla Commissione Interni del Senato di non essere convinto dell’utilità del Taser. Il dispositivo avrebbe infatti impedito alcuni suicidi, ma prodotto pochi risultati nell’ambito della lotta alla criminalità.
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