Il cancelliere Scholz promette nuove armi all’Ucraina: “La Germania è al vostro fianco”
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha promesso nuove armi all’Ucraina. Nel nuovo pacchetto saranno inclusi sistemi antiaerei, lanciarazzi, attrezzature anti-drone e munizioni.
L’annuncio è arrivato durante una conferenza sulla situazione in Crimea, a cui Scholz ha partecipato dal Canada.
Nuove armi all’Ucraina: la Germania ribadisce il suo supporto
In base a quanto dichiarato da un portavoce del governo, le nuove armi saranno consegnate, approssimativamente, nel 2023 (ma alcune molto prima) e avranno un valore superiore ai 500 milioni di euro, somma che la commissione bilancio dovrà sbloccare. Tra le armi destinate a Kiev ci sono tre sistemi di difesa aerea Iris-T (ne avevamo già parlato qui), una dozzina di veicoli blindati di recupero e 20 lanciarazzi montati su pick-up. Alcune delle armi citate, tra cui i 20 lanciarazzi, compaiono già da diversi giorni in un elenco governativo pubblicato online.
Scholz ha inoltre ribadito il sostegno di Berlino a Kiev. “Ve lo posso assicurare: La Germania resterà fermamente al fianco dell’Ucraina finché questa avrà bisogno del nostro supporto” ha dichiarato il cancelliere tedesco. L’esponente socialdemocratico ha quindi aggiunto che “la comunità internazionale non accetterà mai l’annessione illegale e imperialista del territorio ucraino da parte della Russia” e che “i partner dell’Ucraina sono uniti come mai prima d’ora”.
Il cancelliere Scholz: “L’Ucraina ha amici in tutto il mondo”
È stato inoltre ribadito che la Germania manterrà le sanzioni contro la Russia e aiuterà l’Ucraina non solo sul piano bellico, ma anche nella successiva ricostruzione. “Sono sicuro che l’Ucraina supererà l’ombra oscura della guerra, perché è forte, coraggiosa e unita nella sua lotta per l’indipendenza e la sovranità. E perché ha amici in Europa e in tutto il mondo” ha concluso il cancelliere.
L’ambasciatore in Germania uscente Andrij Melnyk, che il 14 ottobre lascerà Berlino, ha dichiarato alla ZDF di essere grato a Olaf Scholz per le sue promesse, ma ha aggiunto di augurarsi che le armi vengano consegnate quanto prima perché “ogni giorno conta prima dell’inverno”. Melnyk è stato richiamato in patria formalmente per ragioni d’ufficio, ma per molti a seguito delle sue controverse dichiarazioni su Stepan Bandera.
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