Oberbaumbrücke, il ponte rosso di Berlino: storia, caratteristiche e curiosità

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Oberbaumbrücke è uno dei ponti più noti di Berlino, nonché quello che forse tende a restare più impresso, per il suo colore rosso le sue caratteristiche pittoresche.

Il ponte, che è lungo 150 metri, ha due livelli: quello superiore destinato alla metro e quello inferiore al traffico pedonale e automobilistico. Collega inoltre i due distretti di Friedrichshain e Kreuzberg, che ai tempi del Muro appartenevano rispettivamente a Berlino est e a Berlino ovest ed erano quindi divisi. Per questo, il ponte è visto anche come simbolo di unificazione.


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Oberbaumbrücke, le origini e il nome

L’”antenato” dell’attuale Oberbaumbrücke era un ponte di legno, collocato lievemente più a valle di quanto non sia oggi, costruito nel 1724. All’epoca era il più lungo della città e si trovava in corrispondenza della dogana. Di notte veniva chiuso con un palo di legno chiamato anche “albero” (Baum) e si pensa che questo spieghi in parte il nome dell’attuale ponte. Quanto alla parola “Ober”, si ritiene che possa spiegarsi in base al fatto che più a valle ci fosse, ai tempi, un’altra dogana chiamata “Unterbaum“.

Nel 1895 il ponte fu ricostruito come una struttura neogotica in calcestruzzo a sette campate, dotata di due torri di 34 metri e di una facciata in granito e mattoni. Questa scelta stilistica evoca un’atmosfera decisamente medievale, tra guglie, arcate e torri. Al 1902 risale invece la creazione di un livello superiore, destinato ai binari della metro U1.

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Il ponte durante il nazismo e l’era del Muro

Nel 1945, già danneggiato nel corso della guerra, l’Oberbaumbrücke fu infine fatto saltare in aria per ordine di Hitler, allo scopo di impedire l’avanzata delle truppe sovietiche.

Durante l’era del Muro di Berlino, e quindi dal 1961 al 1989, il ponte era una struttura divisoria, con tanto di filo spinato e guardie armate. L’unico traffico consentito era quello pedonale, mentre quello automobilistico e quello della metro venne ripristinato solo nel 1995, sei anni dopo la caduta del Muro.

Nel 1994, l’architetto spagnolo Calatrava ristrutturò il ponte e aggiunse una sezione d’acciaio.

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L’Oberbaumbrücke oggi

Oggi, sul primo livello del ponte, passa la strada che collega Oberbaumstraße con Warschauer Straße, mentre sul secondo corrono i binari delle metropolitane U1 e U3, che collegano le stazioni di Schlesisches Tor e Waschauer Straße.

L’atmosfera che si respira, nei suoi pressi, è metropolitana e “berlinese”, nel senso che comunica un’impressione di continuo movimento. Sono tanti gli elementi che si mescolano, producendo questo effetto: lo skyline cittadino, che al tramonto è splendido, graffiti e dipinti, una piccola spiaggia dove un tempo c’era la “terra di nessuno” e la musica ad alto volume che spesso riverbera nell’aria. La musica di Friedrichshain-Kreuzberg.

Curiosità: la Battaglia dell’acqua

Sul ponte di Obrbaumbrücke si è svolta ogni anno, dal 1998 fino al 2013, la cosiddetta Battaglia dell’acqua o delle verdure (Wasserschlacht o Gemüseschlacht), che in realtà risalirebbe addirittura al 1920. Durante questo singolare evento, gli abitanti dei distretti di Friedrichshain e Kreuzberg si sfidavano lanciandosi addosso secchiate d’acqua o verdure marcite, ma anche farina e altri alimenti, purché rigorosamente morbidi o liquidi e quindi “innocui”.

L’obiettivo era quello di spingere i rappresentanti dell’altro distretto dall’altra parte dell’Oberbaumbrücke e rivendicare la supremazia sul ponte. Era una parodia dell’antica rivalità tra i distretti, che dal 2001 sono diventati un distretto unico… ma che forse si sentono ancora un po’ rivali!

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Il ponte e il cinema

L’Oberbaumbrücke compare nel film “The Bourne Supremacy” (2004), con Matt Damon, nella scena in cui il taxi di Bourne attraversa il ponte per raggiungere il Westin Grand Hotel. Il ponte è stato inoltre immortalato anche dal film “Lola corre”, di Tom Tykwer (1998).

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