Riduzione dei voli Easyjet da Berlino: la low-cost taglia un terzo degli aerei al BER
Il nuovo aeroporto di Berlino e Brandeburgo, il BER, non sembra decisamente nato sotto una buona stella. Ai disservizi, ai lunghi tempi d’attesa e agli scontri fra gestione e sindacati del personale si aggiunge ora un nuovo colpo, che contribuirà senza dubbio alla diserzione di un numero crescente di passeggeri: l’abbandono parziale di Easyjet. La compagnia aerea low-cost britannica, infatti, ha appena annunciato l’intenzione di ritirare, a partire dal prossimo inverno, oltre un terzo dei suoi aerei dall’aeroporto della capitale tedesca, con la conseguente perdita di centinaia di posti di lavoro. I voli Easyjet da Berlino potranno contare, per il futuro, su una flotta dalle dimensioni ridotte, al minimo storico di undici velivoli, uno in meno rispetto alla flotta con la quale la compagnia aerea iniziò a operare presso l’aeroporto di Schönefeld nel 2004.
Al momento, Easyjet è la compagnia aerea che trasporta più passeggeri dalla capitale tedesca: circa 80 milioni dal 2004 a oggi.
Meno voli Easyjet da Berlino. Il sindacato: “uno schiaffo ai dipendenti”
La compagnia aerea, per contro, difende la necessità dei tagli, motivandola con i costi elevati e crescenti che l’industria deve sostenere, con la scarsa ripresa dei viaggi aerei in Germania, con la necessità di ottimizzare ulteriormente la rete di collegamenti a seguito della pandemia e con le tariffe troppo alte del BER. Su quest’ultimo punto concorderebbe anche la compagnia low-cost irlandese Ryanair. Stando alle dichiarazioni di Stephan Erler, country manager di Easyjet per la Germania, i tagli non sarebbero dovuti, quindi, al costo dei dipendenti. Magra consolazione per questi ultimi e per Holger Rößler, del sindacato Verdi, che ha definito la scelta di Easyjet “uno schiaffo ai dipendenti”, riferendosi alla perdita di circa 275 posti di lavoro fra personale di cabina e piloti.
Erler ha anche assicurato che l’azienda intende fare tutto il possibile, lavorando con i sindacati, per garantire il maggior numero possibile di posti di lavoro e ridurre al minimo l’impatto dei tagli.
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Non è stato ancora reso noto quali e quanti voli Easyjet da Berlino verranno tagliati. La compagnia aerea rassicura però sull’importanza del mercato tedesco nella definizione delle sue rotte. Ciò che si sa è che quest’estate Easyjet coprirà in tutto 82 rotte da quattro aeroporti tedeschi.
Sabine Deckwerth, portavoce della società aeroportuale FBB, ha espresso il rammarico della gestione aeroportuale per la decisione dell’azienda britannica, sostenendo che essa sia lo specchio di una crisi strutturale dell’industria dell’aviazione che è lungi dall’essere superata. Le tariffe del BER, tuttavia, sarebbero, sempre secondo la FBB, agli stessi livelli di quelle di altre località. Dello stesso parere anche Rößler, il quale ha definito “pretestuose” le ragioni addotte da Easyjet per giustificare i tagli, ricordando anche che il traffico di passeggeri al BER è aumentato in modo costante negli ultimi mesi. Il segretario generale di Verdi ha anche accusato la compagnia aerea di voler semplicemente incrementare i margini di profitto, notando come i posti di lavoro nei Paesi dell’Europa meridionale, dove i salari sono più bassi che in Germania, non siano stati ridotti. Il sindacato ha annunciato una forte opposizione alla riduzione delle posizioni presso l’aeroporto berlinese.
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