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Il cancelliere Scholz, un’ora al telefono con Putin: “Non ha cambiato idea”

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha passato un’ora al telefono con Vladimir Putin e ha condiviso le sue considerazioni ex post con il portale t-online.

Dall’intervista concessa dal cancelliere, emerge la convinzione che Putin non voglia ragionare e si ribadisce la volontà della Germania di continuare a supportare l’Ucraina affinché “l’invasione russa fallisca”.

Un’ora al telefono con Scholz, ma Putin non sembra aver cambiato idea

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz (SPD) ha rilasciato una lunga intervista al portale t-online in cui, oltre a parlare di argomenti che vanno dall’inflazione tedesca ai suoi rapporti con Gerhard Schröder, ha riferito di una telefonata di un’ora avuta con Vladimir Putin nella giornata di venerdì.

Alla domanda se abbia percepito ripensamenti da parte di Putin, Scholz ha risposto di no. “È chiaro che la Russia non ha raggiunto nessuno degli obiettivi di guerra dichiarati all’inizio” ha continuato, specificando che “l’Ucraina non è stata conquistata, ma si sta difendendo con grande abilità, coraggio e abnegazione”, che la Nato non si è ritirata, ma si è al contrario rafforzata sul fronte orientale, e che l’Alleanza “diventerà ancora più forte” con l’ingresso di Finlandia e Svezia.

Scholz: “L’esercito russo ha registrato più perdite che in dieci anni di Afghanistan”

Il cancelliere tedesco ha inoltre parlato delle “perdite considerevoli” registrate dall’esercito russo, definendole più pesanti di quelle subite nei dieci anni della campagna dell’Unione Sovietica in Afghanistan.

“Putin dovrebbe rendersi conto che l’unica via d’uscita da questa situazione è un’intesa con l’Ucraina” ha aggiunto Scholz, specificando tuttavia che questa pace non può essere imposta in modo dittatoriale da Putin. Il cancelliere tedesco aveva già espresso questo concetto nel suo discorso del 9 maggio e anche durante la recente vista a Berlino del presidente francese Emmanuel Macron. È quindi un punto che tiene spesso a ribadire, quando fa riferimento a possibili negoziati.


8 maggio

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A quel punto a Scholz è stato chiesto se ritenga che i confini dell’Ucraina vadano ridefiniti, in base a quanto chiesto da Zelensky, secondo logiche precedenti al 2014 e quindi all’annessione della Crimea. Il cancelliere tedesco, però, ha precisato che è solo l’Ucraina a dover decidere su questioni che la riguardano e di non potere e non volere negoziare al posto suo. Quanto al resto, Scholz è stato altrettanto chiaro: “Chiedo che Putin ritiri le sue truppe”.

Nessuna decisione che porti a un confronto Nato-Russia, ma si continua a supportare l’Ucraina

Il cancelliere ha infine aggiunto che per un presidente russo come Putin nascondere i fallimenti è più facile che per un cancelliere tedesco in un contesto democratico, ma questo non cancella la realtà. Ha comunque ribadito, a proposito delle paure della comunità internazionale di fronte all’ombra di una minaccia nucleare, che non ha senso speculare in questa direzione. Ha però garantito che la Germania non prenderà alcuna decisione che possa portare a un confronto diretto tra la Nato e la Russia.

Scholz ha quindi ribadito il sostegno del suo governo all’Ucraina. “Fornendo sempre più armi, imponendo sanzioni sempre più dure?” ha chiesto il giornalista. “Sì continueremo. Anche con le sanzioni. Perché il nostro obiettivo è che il tentativo di invasione russa fallisca” ha sottolineato il capo del governo tedesco. Ha quindi aggiunto come la Russia, economicamente isolata, non potrà beneficiare di un vero progresso finché non ci sarà una vera pace e finché Putin continuerà a far pagare, al suo Paese e al mondo intero, la “folle idea di voler espandere l’impero russo”.

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