Esibita bandiera ucraina vietata: confronto tra CDU e polizia. Evers: “Una vergogna per Berlino!”

Domenica, c’è stato un confronto tra CDU e polizia a Berlino, in occasione delle celebrazioni dell’8 maggio, data in cui la città festeggia la fine della seconda guerra mondiale e la liberazione dal nazismo da parte dell’Armata rossa.

Quest’anno, per evitare tensioni legate al conflitto in corso, sono state vietate sia bandiere russe che bandiere ucraine. La CDU Berlino ha infranto il divieto e questo ha creato qualche tensione.


8 maggio

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Le celebrazioni dell’8 maggio a Berlino, una situazione a rischio

Le celebrazioni della liberazione, a Berlino, hanno luogo presso il memoriale sovietico di Tiergarten, che ospita le tombe di circa 5000 soldati sovietici uccisi nella liberazione della città. Per questa ragione, quest’anno, le forze dell’ordine erano preoccupate dalla possibilità che i raduni subissero degenerazioni legate alla guerra in Ucraina. Da qui la scelta di vietare non solo bandiere e slogan russi, ma anche ucraini.

Questa decisione, presa per ragioni di pubblica sicurezza, ha tuttavia innescato una serie di aspre polemiche da parte di chi vi ha visto un’ingiusta equiparazione tra aggressore e aggredito. Puntuale è arrivata la reazione inviperita dell’ambasciatore ucraino Melnyk e l’annuncio di azioni legali contro il provvedimento.

Confronto tra CDU e polizia: esibita bandiera ucraina vietata

Anche la sezione berlinese della CDU ha preso posizione contro il divieto e si è recata alle celebrazioni presso il memoriale sovietico con una bandiera ucraina, in segno di solidarietà con le vittime della guerra. Con loro c’era anche il segretario generale della CDU cittadina, Stefan Evers. L’esibizione della bandiera, tuttavia, è stata impedita dalla polizia, così come, secondo le stesse dichiarazioni dei cristiano-democratici, è stato vietato loro di esporre scritte come “Solidarietà con l’Ucraina” e la citazione di Adenauer “Noi scegliamo la libertà“.

“Questa decisione del Senato è una vergogna per Berlino!” ha tuonato Evers, affidando il suo sfogo alla Berliner Zeitung e sottolineando come l’8 maggio ricordi un concetto: “mai più la guerra!”. Proprio per questo, l’esponente della CDU ha ritenuto necessario “mostrare solidarietà con le vittime dell’aggressione russa”. Specialmente l’8 maggio e specialmente nel luogo delle celebrazioni. Evers ha infine concluso dichiarando come non sia solo una questione di libertà di espressione, “ma anche di decenza”.

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