In Germania è vietato ballare il Venerdì Santo: la regola tedesca delle “festività silenziose”
La maggior parte degli Italiani che vivono in Germania sono abituati a considerare la società tedesca come fondamentalmente più laica di quella italiana e meno influenzata dalla tradizione religiosa. Nonostante questa diffusa percezione, però, esistono tradizioni religiose ancora invalse che si estendono a tutta la società tedesca in modi che sarebbero impensabili da noi. Una di queste è il Tanzverbot, che sostanzialmente significa che in tutta la Germania è vietato ballare nella giornata del Venerdì Santo, dalle prime ore della mattina fino a sera. Gli orari esatti variano da Land a Land.
Cosa sono le “festività silenziose” tedesche?
In molti Stati federali, questa regola non si applica solo al Venerdì Santo, ma anche al Mercoledì delle ceneri, al giorno di Ognissanti, alla Giornata della memoria, al Giorno dei morti (della Chiesa evangelica), al Giorno del pentimento e della preghiera (che cade il secondo mercoledì prima del primo Avvento) e alla vigilia di Natale.
Tutte queste occasioni sono denominate “stille Feiertage“, cioè festività silenziose, in cui il relax deve accompagnarsi a particolari manifestazioni di rispetto. A Berlino, il divieto di ballare si applica solo alla Giornata della della Memoria, al Giorno dei morti e al Venerdì Santo, anche se i berlinesi, in particolare, si dimostrano da tempo insofferenti a questa regola e tendono a non rispettarla. E in generale non sono in pochi, in Germania, a pensare che questi divieti siano decisamente anacronistici.
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Oltre al ballo sono vietate anche le rappresentazioni di spettacoli comici, sono chiusi i parchi divertimenti e molti altri luoghi di aggregazione. Qualche differenza regionale nell’interpretazione della legge esiste, ma i divieti vengono comunque applicati: i gestori di locali che non li rispettano rischiano una multa.
Perché in Germania è vietato ballare il Venerdì Santo?
Questo tipo di prescrizioni sono di fatto possibili in base a una legge vigente, il cosiddetto Gesetz über den Schutz der Sinn- und Feiertage (in pratica la legge sulle festività pubbliche), che detta alcuni comportamenti da tenere in giorni particolari dell’anno. In teoria, nella settimana di Pasqua, anche il giovedì e il sabato dovrebbero essere “festività silenziose”, ma tradizionalmente il divieto viene osservato più rigorosamente il Venerdì Santo. Anche se a Berlino, come ricordato, il rigore della regola è temperato da una buona dose di tolleranza.
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