Germania: i rifugiati ucraini riceveranno il sussidio Hartz IV a partire da giugno
Il governo tedesco si è impegnato a sostenere i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina e a rendere più semplice e meno burocratico l’iter che permetterà loro di accedere ai sussidi sociali e al permesso di risiedere in Germania. Il modo in cui questo supporto sarà erogato è stato definito con la più recente decisione del cancelliere Olaf Scholz (SPD) e dei ministri presidenti dei Länder, che prevede l’assegnazione del sussidio Hartz IV agli ucraini bisognosi di assistenza a partire da giugno. Nelle scorse settimane, l’agenzia federale del lavoro aveva consigliato di implementare questa misura, che il cancelliere ha definito “logica”.
L’Hartz IV prevede un mensile più alto del sussidio per i rifugiati e la libertà di scegliere l’alloggio
Per i destinatari, la scelta di assegnare loro questo particolare sussidio, invece di quello standard attualmente previsto per i richiedenti asilo, equivale a un contributo mensile più alto: 449 Euro (la media dell’Hartz IV per un adulto) contro 367. Entrambi i sussidi, inoltre, prevedono la copertura dei costi per l’alloggio, ma nel caso dell’Hartz IV questo può essere ricercato e scelto in autonomia, mentre i sussidi per i richiedenti asilo non prevedono questa possibilità e permettono alle autorità di collocare i rifugiati in alloggi collettivi. Questo vuol dire che, a partire da giugno, i rifugiati ucraini, passando al regime Hartz IV, potranno, se lo desiderano, cercarsi da soli un appartamento che sarà poi pagato dal Job Center.
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Per i rifugiati ucraini attivata per la prima volta la direttiva europea sugli ingressi di massa
L’obiettivo è non solo erogare gli aiuti in modo sostenibile e rapido, eliminando i passaggi burocratici non necessari, ma anche perché lo status precedente rischiava di creare delle disuguaglianze. Per i rifugiati ucraini, infatti, è stata attivata per la prima volta la direttiva sugli ingressi di massa dell’UE. Secondo questa direttiva, i rifugiati provenienti dall’Ucraina non hanno bisogno di richiedere ufficialmente l’asilo, ma ricevono direttamente un permesso di soggiorno che permette loro di lavorare. Questo, paradossalmente, rendeva più difficile il loro accesso all’Hartz IV, che, nel caso degli altri rifugiati, può essere concesso dopo l’approvazione della domanda di asilo. Dal momento che gli Ucraini non hanno bisogno di presentare tale domanda, non potevano nemmeno ottenere la risposta positiva propedeutica all’assegnazione del sussidio.
Più in generale, la gestione di questa particolare crisi da parte del governo tedesco ha attirato moltissime critiche e l’accusa di riservare agli Ucraini un trattamento molto più favorevole rispetto a quello degli altri rifugiati, specialmente quelli provenienti dai Paesi del Medio Oriente o dell’Africa.
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