Bocciata al Bundestag la legge sulla vaccinazione obbligatoria per gli over 60

16.2% minacce di morte
Il ministro della sanità Karl Lauterbach (SPD). Sandro Halank, Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Giovedì 7 aprile, il Bundestag ha discusso e votato il progetto di legge sulla vaccinazione obbligatoria per gli ultrasessantenni, fortemente voluto dal ministro della salute Karl Lauterbach (SPD). La legge non è passata: i sì sono stati 296, contro 378 no. Il voto sulla prima di quattro mozioni sul tema dell’obbligo vaccinale è arrivato dopo tre ore di acceso dibattito.

Cosa prevedeva il progetto di legge sulla vaccinazione obbligatoria per gli over 60

Questo particolare progetto di legge era già stato presentato come un compromesso dal ministro Lauterbach, che il giorno prima, su Twitter, ne aveva data l’approvazione per “molto probabile”. Il compromesso consisteva nella rinuncia a discutere sull’ipotesi dell’obbligo per tutti i maggiorenni, a favore dell’introduzione della vaccinazione obbligatoria per gli over 60 e della creazione di un registro dei vaccinati, con l’opzione di ridiscutere la legge stessa in giugno o in autunno.

 

Poco prima del voto, Lauterbach aveva fatto appello ai membri del gruppo parlamentare dell’Unione, con i quali la maggioranza di governo non ha raggiunto un accordo su questo tema. Secondo Lauterbach, introdurre l’obbligo di vaccinazione per gli over 60 sarebbe stato l’unico modo di evitare un nuovo aggravamento della situazione in autunno. “La società” ha detto il ministro nel suo appello “non deve abituarsi al fatto che ogni giorno muoiono da 200 a 300 persone”.


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I politici tedeschi e l’obbligo vaccinale: opinioni contrastanti e mutevoli

La politica tedesca non ha mai raggiunto un accordo reale sull’obbligo vaccinale. Per molto tempo – certamente per tutto il mandato dell’ex-ministro Jens Spahn (CDU) – l’introduzione di tale misura è stata esclusa in modo abbastanza categorico. Il sovraccarico delle strutture ospedaliere e la difficoltà di gestione dei contagi intorno al novembre dello scorso anno, tuttavia, hanno fatto convergere sulle posizioni di Lauterbach anche diversi esponenti politici che si erano sempre espressi in senso contrario. Inoltre i partiti della coalizione di governo (SPD, Verdi ed FDP) hanno lasciato libertà di coscienza sul voto. Si sono susseguite diverse mozioni di gruppo, nessuna delle quali è riuscita però ad aggregare abbastanza consensi da poter contare su una reale maggioranza.

Le altre proposte

Fra le proposte più discusse ci sono stati il disegno di legge sulla vaccinazione obbligatoria per tutti i maggiorenni, presentato dalla fazione guidata da Heile Baehrens (SPD) e quello della fazione guidata da Andrew Ullmann (FDP) che spostava l’obbligo al di sopra dei 50 anni. Un compromesso era stato raggiunto con il progetto discusso giovedì, ovvero spostando l’obbligo di ulteriori 10 anni e introducendo una consulenza obbligatoria per tutti i non vaccinati fra i 18 e i 59 anni a partire dall’autunno.

Contrari all’introduzione dell’obbligo erano il gruppo aggregato intorno a Wolfgang Kubicki dell’FDP e tutto il partito di AfD. A determinare il deragliamento del voto, però, è stato in buona parte il contrasto fra l’Unione e le forze di governo, che si sono scontrati sull’ordine in cui le diverse proposte dovevano essere votate.

Il problema dell’ordine di voto

La CDU/CSU riteneva infatti che la proposta di più ampia portata (la vaccinazione obbligatoria a partire dai 60 anni) dovesse essere votata per prima. In caso di fallimento, in questo modo, i sostenitori della mozione avrebbero avuto ancora la possibilità di votare a favore di una proposta di portata meno ampia. I partiti della coalizione di governo volevano invece votare le proposte in ordine inverso, per aumentare le possibilità di far passare la legge.

Le posizioni degli scettici dell’FDP che hanno votato contro la legge sulla vaccinazione obbligatoria

Dopo il voto, alcuni dei parlamentari dell’FDP hanno fatto circolare una dichiarazione nella quale hanno motivato il proprio voto contrario alla mozione. I firmatari del documento, fra i quali spiccano il ministro della giustizia Marco Buschmann, il capogruppo parlamentare Christian Dürr e il ministro delle finanze Christian Lindner, si dicono contrari all’introduzione della vaccinazione obbligatoria a partire dai 60 anni perché tale obbligo entrerebbe in vigore in autunno e, dal momento che non è possibile prevedere quale sarà la situazione per allora, l’introduzione di una tale misura non può essere sufficientemente giustificata. Attualmente, sostengono, non si profila il rischio di un sovraccarico del sistema sanitario, dal momento che la variante Omikron porta a decorsi generalmente meno gravi della malattia, che più raramente richiedono l’ospedalizzazione. Inoltre, concludono, non è detto che l’introduzione di un obbligo in questo momento possa scongiurare la necessità di nuove chiusure in autunno.

La delusione di Lauterbach

Dopo il voto sulla prima mozione, il Bundestag si è espresso anche sulle proposte della CDU/CSU, dell’AfD e del gruppo guidato da Kubicki, nessuna delle quali ha ottenuto una maggioranza. Il ministro Lauterbach non ha nascosto la propria delusione. “L’unico disegno di legge che avrebbe portato la vaccinazione obbligatoria generale è appena fallito” ha dichiarato su Twitter “Ora la lotta contro il Covid sarà molto più dura in autunno”.

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