Volodymyr Zelenskyy parla al Bundestag: “chiediamo una no-fly-zone sull’Ucraina”

Zelenskyy villa goebbels
President Of Ukraine from Україна, PDM-owner, via Wikimedia Commons

Giovedì mattina, il presidente Ucraino Volodymyr Zelenskyy ha parlato davanti al Bundestag e al cancelliere Olaf Scholz (SPD), collegato in videoconferenza da Kiev subito prima dell’inizio dei lavori del parlamento tedesco. Fra il pubblico che lo ascoltava da Berlino c’era anche l’ambasciatore ucraino in Germania Andrij Melnyk.


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Nel suo discorso, Zelenskyy ha lanciato una serie di appelli alla Germania e all’Europa, ringraziando per il sostegno e per l’accoglienza dei rifugiati, ma anche criticando aspramente quelle che definisce come posizioni eccessivamente timide, che avrebbero abbandonato l’Ucraina al proprio destino di fronte all’aggressione russa. A tre settimane dall’inizio della guerra, ha dichiarato il presidente, gli attacchi che si abbattono sul territorio ucraino prendono di mira indiscriminatamente militari e civili. Per questo Zelenskyy ha rinnovato la richiesta di stabilire una no-fly-zone su tutta l’Ucraina, così da porre fine ai bombardamenti.

Perché la NATO non vuole creare una no-fly-zone sull’Ucraina

Quello della no-fly-zone è un tema scottante, dal momento che l’unico soggetto che potrebbe dichiararla e farla rispettare è la NATO. Una no-fly-zone, però, è uno schieramento di forze non strettamente difensivo, ma apertamente offensivo, dal momento che prevede il pattugliamento dello spazio aereo in questione e l’utilizzo di caccia e missili terra aria per abbattere i velivoli che violino il perimetro stabilito. Un’operazione del genere equivarrebbe, da parte dei Paesi NATO, a una dichiarazione di guerra contro la Russia e quindi, di fatto, alla terza guerra mondiale. Per questo motivo la NATO ha sempre, fin dall’inizio delle ostilità, rifiutato di accettare questa particolare richiesta del governo ucraino.

Zelenskyy al Bundestag: “È difficile difendere l’Ucraina e l’Europa senza il vostro aiuto”

Nel suo discorso, Zelenskyy ha accusato l’Europa e in particolare la Germania di aver consegnato l’Ucraina alla Russia e di aver contribuito alla distruzione di una nazione che desiderava “vivere liberamente e non sottomettersi a un altro Stato”. Non sono mancate parole di riconoscenza per tutti i tedeschi che sostengono l’Ucraina, dai giornalisti agli operatori umanitari, fino alle aziende tedesche, ma l’accento, nell’intervento del presidente ucraino, è stato posto in maniera marcata sull’accusa, rivolta al governo tedesco, di non aver fatto abbastanza per supportare il suo Paese prima dell’inizio della guerra. “È difficile per noi vivere senza il sostegno del mondo, difendere l’Ucraina e l’Europa senza il vostro aiuto”. La Germania, accusa Zelenskyy, ha contribuito a costruire un muro che ha isolato l’Ucraina, di fatto consegnandola alla Russia. A titolo di esempio, ha citato il progetto Nord Stream 2, che Zelenskyy ha definito “un’arma” e contro il quale avrebbe cercato più volte di mettere in guardia la Germania, che avrebbe commesso l’errore di considerarlo per anni un progetto puramente economico. Il presidente ucraino lamenta anche la resistenza della Germania rispetto alle sanzioni preventive contro la Russia e rispetto alla richiesta dell’Ucraina di aderire alla NATO.

L’Ucraina e il “muro invisibile”

Zelenskyy si è dimostrato più ottimista sulle speranze per il suo Paese di entrare nell’UE. “L’Ucraina sarà nell’Unione Europea” ha dichiarato, mettendo però in guardia contro quello che ha definito un nuovo “muro” in Europa, che la Germania avrebbe contribuito a innalzare. Facendo appello alla responsabilità e alla memoria storica della Germania, il presidente ha citato le parole dell’ex presidente americano Ronald Reagan “Tear down this wall!”, riferendole però al “muro invisibile” che isola l’Ucraina dai vicini Europei e che diventa “più forte con ogni bomba che cade sul nostro suolo in Ucraina”.

La vicepresidente del Bundestag Katrin Göring-Eckardt (Verdi) aveva già accolto Zelenskyy in precedenza. I deputati hanno salutato l’inizio del discorso del presidente ucraino con una standing ovation. Göring-Eckardt ha dichiarato: “La guerra crea una sofferenza di cui possiamo solo immaginare la portata. Questa guerra deve essere fermata”.

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