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Legge sull’autodeterminazione in Germania. “Attenzione alla moda trans!” tuona Alice Schwarzer

Alice Schwarzer, 80 anni, controversa femminista tedesca già nota per le sue polemiche contro l’hijab, si sta recentemente opponendo alla legge sull’autodeterminazione presa in considerazione dal governo tedesco e parla di “moda trans”.

La giornalista e fondatrice del magazine EMMA, intervistata dalla dpa, ha dichiarato di aver sempre preso le difese delle persone transessuali e di essere stata una delle poche a esprimersi a favore della Legge a loro tutela entrata in vigore, in Germania, nel 1980 (il Transsexuellengesetz). Solo che questa legge, all’epoca ritenuta all’avanguardia, ha oggi maglie molto strette per le persone transessuali. Ed è proprio in questa direzione che la nuova legge sull’autodeterminazione vuole intervenire.

Alice Schwarzer
Alice Schwarzer. Tohma, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

In cosa consiste la nuova legge sull’autodeterminazione

Al momento, per cambiare il nome e la registrazione del genere, la procedura è piuttosto lunga e sono necessarie numerose perizie obbligatorie. Per semplificare il percorso, il governo a semaforo ha inserito nell’accordo di coalizione che la legge del 1980 venga sostituita, appunto, da una nuova legge di autodeterminazione. “La legge sull’autodeterminazione riguarda il cambiamento della voce di genere nello stato civile, cioè nella carta d’identità e in altri documenti ufficiali” ha spiegato Sven Lehmann (Verdi), commissario federale per le politiche queer. Ma Alice Schwarzer non ci sta.

L’attivista ha infatti dichiarato di voler suscitare un dibattito su quello che definisce un pericoloso fenomeno di massa. “Non parliamo del piccolissimo gruppo dei veri transessuali” ha dichiarato Schwarzer, “ma di decine di migliaia di ragazze che improvvisamente vogliono cambiare sesso. Soprattutto le ragazze molto giovani. Ora ci sono classi in cui quattro ragazze si siedono e dicono: ‘Sono trans, voglio essere un ragazzo!'”. Ha ribadito a quel punto la sua teoria della cosiddetta “moda trans”.

alice schwarzer

Schwarzer attacca la nuova legge e parla di “moda trans”

Schwarzer ritiene che la ragione per cui  molte donne ipotizzano una transizione verso il maschile, sia legato ai messaggi contraddittori ricevuti dalla società. “Da un lato dicono alle ragazze che possono diventare cancelliere o astronaute e che possono fare tutto quello che possono fare gli uomini. Dall’altro, viene detto loro che hanno l’obbligo di esser fisicamente perfette” ha commentato l’attivista, chiaramente collegando la transizione “female to male” a un condizionamento esterno.

“Ma la soluzione a questo problema non è mutilare il proprio corpo. La soluzione è superare il ruolo femminile e prendersi semplicemente le cosiddette libertà maschili” continua Schwarzer, esortando i terapeuti a distinguere tra i rari casi genuini di transessualità e i molti casi in cui le giovani donne, e talvolta i giovani uomini, “hanno semplicemente problemi con il loro ruolo di genere”.

Sven Lehmann. Bündnis 90/Die Grünen Bundestagsfraktion, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Sven Lehman gela la femminista radicale: “La smetta di parlare a nome delle persone trans”

Questa posizione è molto comune tra le femministe radicali trans-escludenti, comunemente denominate terf (“terf” è stato recentemente scritto anche sulla palazzina che ospita la redazione di EMMA). Schwarzer sostiene infatti che la natura non possa essere “abolita” e che la soluzione di tutto sia semplicemente “abolire i ruoli culturalo di genere”. Per Alice Schwarzer, insomma, interiorizzare il fatto che “le donne possano giocare a calcio e i ragazzi piangere” dovrebbe diminuire fortemente il desiderio di molte persone di cambiare sesso.

La risposta di Sven Lehmann è lapidaria: “Alice Schwarzer non può giudicare dall’esterno ciò che muove le persone trans e non dovrebbe farlo” ha sottolineato l’esponente dei Verdi. Lehman ha aggiunto che “essere trans non è una moda” e che “meno dell’1% di chi ha cambiato lo stato civile è tornato indietro”, a riprova del fatto che questa decisione non venga presa frettolosamente.


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Il botta e risposta a proposito dei minori

Alice Schwarzer si è scagliata inoltre contro il fatto che la rettifica del genere possa essere possibile, in futuro, a partire dai 14 anni, e ha dichiarato di temere che possano seguire interventi medici precoci come il trattamento con bloccanti della pubertà, ormoni e persino la chirurgia, parlando anche di presunta connivenza dell’industria farmaceutica.

Anche su questo, però, Lehmann controbatte: “La legge sull’autodeterminazione non regola le questioni mediche, ma piuttosto lo status ufficiale delle persone. Attualmente, nelle line guida medico-specialistiche, il limite di età che si applica nei casi di chirurgia di riassegnazione del genere è di 18 anni. E viene abbassato solo in rare eccezioni”.

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