Berlino, politico CDU augura “Felice Allahu akbar” ai leader dei Verdi. Poi cancella il tweet
A Berlino gli esponenti politici della CDU continuano a fare scivoloni su Twitter. Pochi giorni fa è stata la volta di Karsten Limberg e delle sue esternazioni sull’incidente che ha causato la morte di una ciclista a Dahlem. Più recentemente, il consigliere comunale e vice presidente della CDU per il Land Berlino, Falko Liecke, ha augurato un “felice Allahu Akbar!” ai nuovi leader dei Verdi, Ricarda Long e Omid Nouripour.
Perché Falko Liecke ha augurato un “felice Allahu Akbar” ai leader dei Verdi?
La frase è stata scritta come risposta a un tweet con cui i due neo-leader dei Verdi annunciavano ufficialmente l’inizio della loro avventura politica. Il commento di Liecke ha immediatamente sollecitato la reazione di Silke Gebel, vice-capogruppo del partito nel parlamento del Land. “Dovresti vergognarti!” ha commentato Gebel. Ma qual è la ragione della provocazione di Liecke?
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Germania, sono Ricarda Lang e Omid Nouripour i nuovi leader dei Verdi
Lo sfondo dell’intervento del politico della CDU è quanto espresso da Omid Nouripour, al Bundestag, nel 2018. In quella circostanza Nouripour, che è nato a Teheran e musulmano, aveva parlato della sharia, intesa come l’insieme di quelle norme della religione islamica che si desumono dai testi sacri.
Nouripour e il dibattito sulla “sharia” del 2018
All’epoca i portali populisti di destra avevano divulgato la notizia che l’esponente dei Verdi volesse introdurre la sharia in Germania. Tuttavia, questo è stato confutato da un fact check del portale Corrective, all’inizio di febbraio. Nel famoso intervento del 2018 Bundestag, Nouripour si è infatti limitato a dire che i musulmani in Germania dovrebbero poter seguire quelle regole religiose che sono compatibili con la Costituzione.
Il dibattito è visibile anche in un video messo a disposizione dal Bundestag e le parole esatte di Nouripour sono: “Ci sono molti tipi di sharia in arrivo. Il nostro lavoro qui è di assicurarci che le parti compatibili con la Costituzione possano essere applicate, e quelle che non lo sono no”. Chiaramente Nouripour, in quella circostanza, ha utilizzato il termine sharia per indicare un insieme di norme religiose, mentre gli oppositori hanno rilanciato sulla base dell’enfasi negativa che questa parola ha acquisito nel dibattito occidentale.
Liecke si scusa con Nouripour, ma non ritratta
In seguito alla polemiche, Liecke ha cancellato il post e ha scritto: “Sussiste un giustificato motivo di critica, quando il signor Nouripour dice che è compito del Bundestag applicare parti della sharia nel nostro sistema giuridico. Tuttavia, la natura della mia critica poteva essere fraintesa, nella forma in cui l’ho espressa”. Liecke ha quindi aggiunto: “Mi scuso con il signor Nouripour, nella misura in cui la mia prima reazione possa essere risultata offensiva e gliel’ho già comunicato direttamente”.
Tuttavia, il vicepresidente della CDU Berlino ci ha tenuto a ribadire la sua critica, nel merito. “È da un po’ che sono preoccupato per la sempre maggiore assertività e influenza dell’Islam politico nella politica, nei media e nella società. E ho trovato estremamente irritanti le dichiarazioni del signor Nouripour sulla compatibilità della sharia con la nostra costituzione. Liecke ha aggiunto di non riferirsi alle estrapolazioni diffuse sui social media, ma all’intero intervento del 2018, “così com’è interamente disponibile su internet”.
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