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Berlino, demolire palazzi abitati per far spazio ai cantieri della Bayer: si affronta così la crisi abitativa?

Berlino affronta da tempo una grave crisi abitativa. Più volte ci siamo occupati di questo tema e più volte abbiamo sollevato questioni legate ai diversi modi in cui viene affrontato dalla politica. La linea prevalente del governo guidato da Franziska Giffey è costruire il più possibile.

Anche per questo sta destando scalpore il fatto che possano essere distrutti a Wedding quattro edifici, che contengono un totale di 45 appartamenti abitati. Il tutto, per consentire al gruppo Bayer di svolgere non meglio precisate attività di “modernizzazione della produzione”.

Wedding, quattro edifici a rischio di demolizione: l’area serve alla Bayer

La ragione per cui moltissime famiglie rischiano di trovarsi senza un alloggio è che la Bayer avrebbe dunque bisogno dei terreni su cui sorgono i quattro palazzi, per adibirli a cantiere.

Non è chiaro quale sia l’obiettivo di lungo periodo dell’operazione, perché la multinazionale farmaceutica ha dichiarato di voler aspettare, per questo, lo sviluppo del piano regolatore in corso. Degli edifici residenziali abitati da famiglie, dunque, potrebbero essere demoliti semplicemente per far spazio a cantieri dall’attività in via di definizione. Gli appartamenti sono inoltre attualmente occupati a prezzi più che accessibili e questo rende la prospettiva della loro eventuale perdita ancora più bruciante, per gli inquilini.


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Il distretto di Wedding si difende: “Le persone verranno tutelate”

Alla base del “via libera” alla Bayer, ci sarebbe il mutamento di destinazione dell’intera area interessata, da uso abitativo a uso commerciale. Secondo la Berliner Zeitung, inoltre, il permesso di demolizione sarebbe stato concesso senza un piano sociale per gli inquilini. A questo proposito le autorità di distretto hanno cercato di rassicurare la cittadinanza, sostenendo che da un’azienda con miliardi di fatturato come la Bayern ci si possa ragionevolmente aspettare un “rispetto degli standard sociali minimi”. Nello specifico, sempre secondo il distretto, è fortemente improbabile che gli inquilini vengano sbattuti fuori casa in un momento di crisi immobiliare, ma è invece legittimo aspettarsi che vengano loro forniti appartamenti sostitutivi, a condizioni simili alle attuali.

Va detto, tuttavia, e anche lo stesso distretto di Wedding lo precisa, che la Bayer potrebbe non essere giuridicamente vincolata ad aiutare gli inquilini. Ove si rifiutasse, dunque, potrebbe tranquillamente non incorrere in alcun illecito. Per quanto il distretto cerchi di rassicurare gli inquilini, quindi, non c’è alcun tipo di certezza che l’eventuale demolizione degli stabili avvenga senza peggiorare radicalmente le loro condizioni di vita.

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