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Priorità ai test PCR e al tracciamento: ecco cosa ha deciso l’ultimo vertice Covid in Germania

Si è tenuto ieri, lunedì 24 gennaio, il nuovo vertice fra governo tedesco e ministri presidenti dei Länder per discutere della pandemia e delle misure da adottare per contenerla. Nel complesso, il temuto inasprimento delle regole anti-Covid non si è verificato e si è deciso di mantenere in vigore le norme attuali, con pochissimi aggiustamenti. Nel complesso, ha detto il cancelliere Olaf Scholz (SPD) nella conferenza stampa successiva al vertice, i contagi in Germania stanno aumentando più lentamente che in altri Paesi ed è quindi il momento di mantenere la rotta, non di alterarla. I cambiamenti più significativi si registrano sul fronte dei test. Il problema del sovraccarico dei laboratori, infatti, è emerso come il più urgente in questa fase della gestione dell’emergenza. Si è quindi deciso di dare priorità ai test PCR.

Nel complesso, le dichiarazioni in conferenza stampa hanno espresso una generale inclinazione alla cautela. Tanto i rappresentanti del governo quanto i ministri presidenti hanno parlato di strategie basate sull’osservazione dei numeri e del loro progredire, con la possibilità di rilassare parzialmente le restrizioni a febbraio e la necessità di concentrarsi sulla protezione delle categorie più a rischio, come i lavoratori del settore sanitario.

Ecco una breve panoramica di quanto deciso nel vertice di ieri.

Un quadro generale: restano in vigore le misure attuali

Il vertice ha confermato le misure attuali di contenimento della pandemia. Qualora la crescita dei contagi dovesse accelerare e portare a un sovraccarico del sistema sanitario (eventualità che al presente sembra poco probabile) i governi locali e nazionale si riservano la possibilità di inasprire le restrizioni. Entro il 9 febbraio, inoltre, sarà definito un regolamento uniforme a livello federale per la gestione dei grandi eventi. Il prossimo vertice fra governo e ministri presidenti è previsto per il 16 febbraio.

Priorità ai test PCR

Nell’attuale caos dovuto al sovraccarico di lavoro dei laboratori che analizzano i tamponi, la priorità dovrà essere data ai test PCR, i cui risultati sono più affidabili e quindi più rilevanti nella valutazione dei contagi. Inoltre, nei centri per i test si dovrà dare priorità alle persone più a rischio per motivi di salute e a coloro che se ne prendono cura, come nel caso dei residenti delle case di cura e di riposo e del relativo personale sanitario e socio-sanitario. È inoltre necessario aumentare il numero di test PCR che i laboratori sono in grado di analizzare.

Campagna vaccinale

La campagna per spingere i cittadini alla vaccinazione sarà intensificata. A partire dalla fine del mese prossimo si attende in Germania la disponibilità del nuovo vaccino Novavax.

Quarantena e isolamento: non è più necessario il PCR per personale di ospedali e case di cura

Il personale sanitario potrà rientrare al lavoro dopo il contagio da Covid-19 anche senza sottoporsi a un test PCR, come invece è stato obbligatorio fino a questo momento. Per il rientro sarà sufficiente un test rapido negativo, effettuato dopo almeno 48 ore di assenza di sintomi. In alternativa, si può comunque tornare al lavoro dopo 10 giorni dall’infezione, anche senza alcun test. In sostanza, quindi, valgono per i sanitari le stesse regole che si applicano al resto della popolazione. La motivazione ufficiale è l’attuale scarsità di test PCR.

Modifiche agli status vaccinali ufficiali

Quando si parla di definizioni come “vaccinati” e “guariti”, i termini entro i quali si considera che i soggetti siano in qualche misura protetti dal contagio cambiano continuamente. Queste modifiche possono avere conseguenze anche molto drastiche sulla vita dei cittadini e sulla loro possibilità di svolgere le attività quotidiane, come andare al lavoro o fare acquisti. Per questo motivo, il vertice ha stabilito che eventuali modifiche dovranno essere annunciate con sufficiente anticipo prima dell’entrata in vigore, così da permettere alla popolazione di mettersi in regola.


numero dei pcr

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Occorrono nuove regole sul tracciamento dei contatti

Il tracciamento dei contatti delle persone positive ha funzionato in modo solo parziale fino a questo momento, ma il governo e i ministri presidenti dei Länder lo considerano prioritario. Per questo, in considerazione anche delle capacità limitate di mettere in atto strategie efficaci in merito, il vertice ha determinato la necessità di sviluppare in futuro nuove regole specifiche su questo tema. Nel frattempo, le persone che risulteranno positive sono invitate a informare tutti coloro con cui sono state in contatto.

Digitalizzazione del settore sanitario

Si considera prioritaria la digitalizzazione del settore sanitario e il potenziamento dell’utilizzo delle app di tracciamento e gestione dei certificati vaccinali. È ragionevole pensare che la digitalizzazione sia considerata importante anche per un’accurata analisi della situazione pandemica, visti i rallentamenti verificatisi presso alcune circoscrizioni – come nel quartiere berlinese di Marzahn – a causa della mancata disponibilità di archivi digitali dei casi di Covid da trasmettere al Robert-Koch Institut.

Infrastrutture essenziali

Si è deciso un più attento monitoraggio delle infrastrutture critiche, come la rete di distribuzione elettrica e la filiera agroalimentare, per evitare che improvvisi picchi di contagi fra i dipendenti possano limitare l’accesso della popolazione a beni e servizi indispensabili.

Aiuti finanziari

Gli attuali aiuti economici e la cassa integrazione sono attualmente in vigore fino al 31 marzo. Entro il prossimo vertice del 16 febbraio, il governo formulerà una proposta per la prosecuzione di queste politiche.

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