Qualche giorno fa, la S-Bahn e la Deutsche Bahn avevano annunciato una riduzione del servizio a causa delle troppe assenze per “malattia”, legate, secondo le aziende stesse, all’introduzione della regola 3G sui trasporti pubblici. In quell’occasione, la BVG aveva rilasciato una dichiarazione in senso contrario, sostenendo di non aver registrato nessun particolare incremento delle assenze e di non avere in programma alcuna riduzione del servizio al pubblico. Oggi, l’azienda che gestisce, a Berlino, la rete di autobus, tram e U-Bahn, si vede costretta ad ammettere che molte corse saltano e continueranno a saltare a causa dello stesso problema che affligge i le altre aziende di trasporti: i dipendenti non vaccinati, che non desiderano sottoporsi costantemente ai test, si danno malati o sostengono di dover restare a casa per prendersi cura di figli malati, mancando quindi di presentarsi al lavoro, spesso con pochissimo preavviso.
La BVG, dunque, non deve più fare i conti solo con le normali assenze per malattia che l’influenza stagionale causa ogni inverno, ma con una vera e propria “serrata”, per quanto non ufficiale, del proprio personale. A differenza della S-Bahn, però, l’azienda non ha, per il momento, indicato una tabella di marcia ridotta né soppresso corse specifiche, limitandosi ad avvisare i passeggeri che i tempi d’attesa potrebbero essere più lunghi del previsto.
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La Berliner Zeitung ha riportato una dichiarazione di Jeremy Arndt, del sindacato Verdi, che collega direttamente le assenze per malattia dei dipendenti della BVG all’introduzione della regola 3G, sostenendo che si tratta dello stesso problema che affligge la S-Bahn. In generale, si parla di un diffuso malcontento fra i dipendenti dei trasporti pubblici e del fatto che in molti abbiano anche dichiarato davanti a testimoni di avere intenzione di darsi malati esclusivamente per non doversi sottoporre al tampone prima di andare al lavoro, in quanto non vaccinati. Il portavoce della BVG Jannes Schwentu ha commentato questo fenomeno dicendo che l’azienda ha intenzione di “stare addosso” ai dipendenti che millantano malesseri inesistenti e si assentano per settimane.
Anche il personale incaricato di controllare lo status vaccinale o il test dei passeggeri è tutt’altro che entusiasta della nuova regola. Portare a termine i controlli, infatti, non solo si sta rivelando difficile, ma in qualche caso addirittura “pericoloso”, secondo quanto riferiscono i dipendenti. Il Covid, infatti, è un argomento fortemente divisivo e così le restrizioni che, in tutta la Germania, sono al momento applicate per chi non è vaccinato.
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