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La neve getta il BER nel caos: venerdì decolli in ritardo fino a 3 ore

La direzione del BER, l’aeroporto di Berlino, avevano promesso che il caos e i ritardi dell’autunno non si sarebbero ripetuti e che, durante il periodo natalizio, il servizio sarebbe stato fornito senza intoppi. Già venerdì 10 dicembre, tuttavia, la buona volontà dell’azienda che gestisce lo snodo berlinese si è scontrata contro una dura, ma non interamente imprevedibile realtà: il freddo. A gettare di nuovo il BER nel caos, infatti, è stato il ghiaccio, conseguenza naturale dei giorni di nevicate che i meteorologi avevano preannunciato nelle scorse settimane.

De-icing: 4 veicoli fermi su 12

Ancora una volta, si tratterebbe di un problema di personale, nello specifico degli addetti alla manovra degli speciali veicoli antighiaccio, il cui compito è spruzzare gli aerei con una miscela di acqua e antigelo: il cosiddetto “deicing”. Questa procedura è importante per diversi motivi: fra le altre cose, evita che il profilo dell’ala cambi a causa della formazione di strati di ghiaccio, garantendo la corretta aerodinamicità, mantiene la mobilità dei flap e quindi la manovrabilità dell’aereo e mantiene la piena funzionalità dei motori.


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All’aeroporto di Berlino ci sono 12 veicoli antighiaccio, ma venerdì mattina era stato possibile metterne in funzione solo otto, poiché molti dipendenti erano in malattia. Le assenze legate al Covid, infatti, si moltiplicano anche fra gli operatori aeroportuali. Il fatto che il venerdì sia normalmente il giorno più trafficato per il BER, ovviamente, non ha aiutato. Per la giornata di ieri, infatti, era previsto un traffico di circa 40.000 passeggeri.

BER nel caos, passeggeri furiosi su Twitter. Il deputato FDP: “da tedesco, mi vergogno”

Il problema dei veicoli antighiaccio, già evidente nelle prime ore di apertura dell’aeroporto, è stato risolto solo intorno alle 10, quando il fornitore di servizi responsabile delle risorse umane ha riassegnato alcuni membri del personale presente per garantire la piena operatività. Nel frattempo, però, i passeggeri sono stati costretti a subire ritardi medi di un’ora, con punte massime di tre ore. In molti hanno sfogato la propria frustrazione sui social. Fra questi, il deputato dell’FDP Alexander Graf Lambsdorff, il quale ha rimarcato che, per un aeroporto situato nel nord-est mitteleuropeo, la neve a dicembre non è esattamente un fenomeno bizzarro o imprevisto e aggiungendo che, da tedesco, si vergogna dell’aeroporto di Berlino.

 

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