La Germania promette 30 milioni di dosi entro Natale: ma quanto è credibile?

30 milioni di dosi

Quanto è credibile la promessa di 30 milioni di dosi di vaccino anti-Covid entro Natale, fatta dal governo tedesco e dal cancelliere designato Olaf Scholz? Questo è un momento tragico, per la Germania, che vede le terapie intensive saturarsi e lo stesso ministro federale della saluta, Jens Spahn, parlare delle feste come del momento in cui si potrebbe raggiungere il punto di rottura del sistema sanitario.

Mentre gli arerei dell’esercito trasportano i pazienti da un ospedale all’altro e mentre si valuta la possibilità di chiedere aiuto ai Paesi vicini, la soglia di vaccinazione continua intanto a essere bassa.


Lothar Wieler

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Il vaccino manca, ma mancano anche medici e centri vaccinali

Il punto è che diversi centri vaccinali sono già stati smantellati, ma anche dove è possibile vaccinarsi si registrano, in molti Länder, file chilometriche e gravi inefficienze. Senza contare la mancanza di dosi sufficienti di preparato.

A Francoforte sono state respinte moltissime persone, proprio per la carenza di dosi di vaccino, mentre a Rosenheim, in Baviera, che per giunta è considerato un “hotspot”, la campagna di vaccinazione è in stallo e la protezione civile ha parlato addirittura di 1000 dosi di vaccino ricevuto su 22.000 ordinate. A Berlino, inoltre, stanno somministrando il vaccino molti meno medici. Questa estate, le praxis che hanno partecipato alla campagna vaccinale erano 3000, ora sono solo 2000. Il motivo? La spesa è eccessiva, rispetto all’effettiva compensazione economica ricevuta.

30 milioni di dosi entro entro il 17 dicembre

Jens Spahn ha intanto presentato le cifre specifiche dei nuovi rifornimenti di vaccino: 18 milioni di dosi di Biontech e 12,5 milioni di dosi di Moderna dovrebbero essere consegnate entro il 17 dicembre. Moderna sarebbe inoltre doppiamente sufficiente per i richiami e questo significherebbe, in termini numerici, poter somministrare 43 milioni di booster. Non resta che aspettare, per vedere se ci sarà un oggettivo miglioramento della campagna vaccinale.

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