Il Sanato approva: 500 milioni di Euro agli asili di Berlino entro il 2025
Il dipartimento per le politiche giovanili del Senato di Berlino ha varato una misura che non potrà che renderlo estremamente popolare presso le famiglie con figli piccoli e presso chi si occupa di cura dell’infanzia. Il dicastero ha infatti approvato un pacchetto di finanziamenti di 500 milioni di Euro in più per gli asili di Berlino, che saranno erogati nei prossimi quattro anni.
Gli asili di Berlino avranno più soldi per affitti e costi operativi
La manovra è stata pianificata di concerto con le associazioni che rappresentano gli interessi di asili e scuole e che si occupano del welfare cittadino. L’accordo è stato firmato lunedì e si configura come un nuovo contratto quadro, che prevede di aumentare il bilancio complessivo degli asili berlinesi in ragione di circa due miliardi e mezzo di Euro all’anno fino al 2025. Gli incrementi di finanziamento si compongono di più voci, fra le quali un aumento del budget a disposizione degli asili per gli affitti e per i costi operativi delle strutture. Questa parte del bilancio, che è al momento calcolata in modo forfettario, aumenterà di un totale del 6,66% in quattro anni.
A beneficiare di questa misura saranno circa 2800 asili su tutto il territorio di Berlino.
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Nessuna modifica agli stipendi
Gli stipendi del personale continueranno a essere soggetti ai parametri della contrattazione collettiva, mentre i costi per l’acquisto dei materiali necessari allo svolgimento dell’attività saranno aggiornati di anno in anno in base all’andamento dei prezzi.
Le associazioni di categoria hanno accolto con favore l’annuncio del Senato di Berlino, anche se hanno espresso insoddisfazione per il fatto che non siano previste modifiche di sorta alle retribuzioni del personale. Nello specifico, i dipendenti degli asili privati, resteranno esclusi dall’indennità che il Land di Berlino riconosce ai dipendenti pubblici – e quindi anche a quelli degli asili pubblici. Nonostante anche gli asili privati siano finanziati dal Senato, il personale che vi è impiegato non beneficia di tale indennità.
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