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Germania: rescindere i contratti telefonici sarà più facile. Stop al preavviso di tre mesi

Avete mai provato a rescindere un contratto in Germania? A cambiare operatore telefonico, a disdire l’abbonamento della palestra, ad abbandonare un provider internet di cui non eravate soddisfatti? La sensazione, per chi viene dall’Italia, è quella di andare indietro nel tempo. E bisogna in effetti tornare al decreto Bersani bis del 2007, per recuperare il momento in cui, in Italia, è stata introdotta la possibilità per i clienti di concludere liberamente i contratti senza aspettare termini di decorrenza di uno o due anni. In Germania, fino a questo momento, rescindere i contratti telefonici o di qualsiasi altro genere è stato piuttosto complicato: era necessario inviare formale richiesta di rescissione, per iscritto, non più tardi di tre mesi prima della decorrenza dei termini stabiliti nella stipula iniziale – solitamente due anni. Un ripensamento tardivo o una mancata conoscenza di questi termini portava a un rinnovo automatico di un anno.

Ora il Bundestag ha introdotto dei limiti di legge ai termini contrattuali, accorciando i periodi di preavviso, per rendere più facile, per esempio, il passaggio da un operatore all’altro nell’ambito della telefonia mobile o dei servizi di streaming.

Le nuove regole per rescindere i contratti: durata di un anno e preavviso di un mese

La durata standard per i nuovi contratti, secondo la nuova legge, sarà di un anno e non più di due. Gli operatori saranno autorizzati a proporre contratti di due anni solo se contestualmente ne propongono anche uno della durata di un anno. La legge impone anche un limite al dislivello fra i due tipi di contratti – onde evitare che gli operatori rendano i contratti da un anno talmente più costosi rispetto a quelli da due da forzare la scelta dei consumatori. Qualsiasi contratto di un anno, infatti, non potrà avere un costo mensile superiore al 25% in più rispetto all’equivalente da due anni.


coalizione di governo

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Anche il periodo di preavviso viene accorciato, passando dai tre mesi, che ora costituiscono la regola, a un solo mese. Inoltre, gli utenti non dovranno più essere obbligati a rescindere i contratti a mezzo raccomandata, ma dovranno essere messi in condizioni di farlo anche via internet, in modo da rendere la cancellazione dell’accordo facile quanto la sua sottoscrizione.

La ragione dell’intero provvedimento, ha spiegato il ministro della giustizia Christine Lambrecht (SPD), è che le attuali impostazioni dei contratti limitano la libertà di scelta dei consumatori e la loro possibilità di preferire offerte più convenienti.

Giro di vite contro i commerci illegali online

Le piattaforme di comunicazioni e gli operatori telefonici saranno inoltre responsabili dei propri contenuti in una misura superiore a quanto avvenuto finora. Per poter sottoporre pubblicità telefoniche ai propri clienti, per esempio, dovranno documentare il loro consenso esplicito, pena pesanti sanzioni finanziarie. Le piattaforme che ospitano contenuti, inoltre, dovranno vigilare sulla presenza di eventuali attività illegali, come il commercio di armi o di droghe online o la diffusione di materiale multimediale che documenta o rappresenta situazioni di abuso. Se una piattaforma commerciale ospita questo tipo di transazioni, i gestori rischiano ora la reclusione fino a dieci anni.

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