Klosterstraße: una passeggiata fuori dal tempo nel cuore di Berlino

Klosterstraße
Foto di Stefano Comi
Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)

Arrivato a saturazione, il primo nucleo della città di Berlino stabilitosi sul territorio dell’attuale Nikolai Viertel, iniziò ad espandersi sulla Fischerinsel (l’isola dei pescatori) e in direzione del Molkenmarkt, dove la Judenstraße ci ricorda che qui trovò alloggio una folta comunità di artigiani, piccoli commercianti, braccianti, prevalentemente ebrei. Il commercio fiorente e la nascente industria sulle rive della Sprea, richiamò via via ricchi affaristi e commercianti che, favoriti dall’incrocio delle grandi vie di comunicazione Nord-Sud e Est-Ovest, potevano dare vita ad un intenso scambio di merci con territori e porti anche lontani, come Amburgo e Stettino. Lo sviluppo di questo angolo del Brandeburgo non poteva lasciare indifferenti i reggenti della marca che, dal tredicesimo al sedicesimo secolo trasferirono la loro residenza in quella che oggi conosciamo come Klosterstraße.

Klosterstraße
Foto di Stefano Comi

Il nome di Klosterstraße viene da un monastero francescano

Il nome alla via, che iniziava già in prossimità della Marienkirche, deriva però dalla costruzione del monastero francescano, i cui terreni arrivavano fino alla Sprea. A ridosso delle mura cittadine, i religiosi costruirono la loro chiesa, probabilmente sulle rovine di un edificio preesistente. La caratteristica principale di questa costruzione è quella di essere stata la prima della regione ad essere edificata interamente con mattoni in uno stile misto fra la linearità romana della navata centrale e il gotico del coro dietro l’altare.

Klosterstraße
Foto di Stefano Comi

I marchesi della dinastia degli Ascani trasferirono la loro corte poco distante, dove oggi si trovano i Rathauspassagen e elessero la chiesa francescana a luogo di sepoltura dei membri della famiglia. Numerosi fregi sono ancora conservati sulla parete nord della navata.


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Klosterstraße
Foto di Stefano Comi

Una scuola dagli allievi eccellenti

La fortuna del monastero finì con la riforma protestante. Come altrove, la comunità venne espropriata, anche se la residenza degli ultimi frati venne garantita fino alla morte. L’intero complesso passò in mani private, venne aperta qui la prima tipografia di Berlino, divenne poi un ginnasio, Gymnasium zum Grauen Kloster, nome derivato dall’abito grigio dei frati francescani. Il ginnasio rivestì una grande importanza fra i rampolli dell’alta borghesia, suoi illustri studenti furono, fra gli altri, l’architetto Karl Friedrich Schinkel, progettista e sovrintendente degli edifici più significativi della città e del Brandeburgo e Otto von Bismark, primo cancelliere e architetto del Deutsche Reich.

Klosterstraße
Foto di Stefano Comi

Schinkel parteciperà negli anni a venire al completo restauro e all’ampliamento del monastero, elementi che però saranno abbattuti dalle amministrazioni successive. Non sarà l’unica disgrazia, i bombardamenti del 1945 colpiranno pesantemente sia il monastero che la chiesa. Le macerie del monastero resteranno in luogo fino a metà degli anni cinquanta quando lo spazio verrà definitivamente sacrificato per fare posto alla piazza e agli edifici adiacenti; la chiesa sarà sgombrata e messa in sicurezza solo nel 1968.

Klosterstraße
Foto di Stefano Comi

Altro edificio di notevole importanza nella Klosterstraße è la Alte Stadthaus, inconfondibile per la sua torre sovrastata da una cupola sulla quale troneggia la statua della Fortuna. Costruita agli inizi del ventesimo secolo, quando la Rote Rathaus era ormai insufficiente a soddisfare le esigenze di una amministrazione sempre più complessa, ha il suo ingresso principale sulla Molkenmarkt. Sempre sulla Klosterstraße si trova la Parokialkirche (chiusa il sabato e la domenica!)

Klosterstraße
Foto di Stefano Comi

Un angolo di medioevo

Se invece si percorre la parallela Littenstraße, è possibile ammirare direttamente alle spalle del coro della Klosterkirche, il maestoso Amtgericht Mitte. Percorrendo pochi metri in direzione della Sprea e cambiando sulla Weisenstraße, ci si ritrova improvvisamente immersi nel clima romantico della Berlino medioevale, su una strada di ciottoli, lanterne di ghisa, tratti delle mura di difesa della città. Quando la città affrontò un nuovo processo di espansione, queste mura, diventate obsolete, servirono da parete portante per la costruzione di nuovi edifici. Unico superstite che vanta lo stato di distilleria e ristorante dal 1621, è l’edificio del Zur letzen Instanz.

Klosterstraße
Foto di Stefano Comi

Nel silenzio suggestivo che circonda questi pochi metri di paesaggio urbano d’altri tempi, ci si aspetta di incontrare da un momento all’altro una pattuglia di Langen Kerls di guardia alla città vestiti della rossa divisa prussiana e il lungo copricapo a punta.

Il ristoro: se avete lo stomaco forte, da Zur letzen Istanz potete gustare qualche piatto popolare della Berlino di altri tempi. In alternativa, attraversata la Grunerstraße, vi ritrovate nel Nikolai Viertel con la sua ricca offerta gastronomica.

Come arrivare alla Klosterstraße: U2, Klosterstraße. In automobile, costosi parcheggi a pagamento (3,00€/h) nelle vie adiacenti. Buona passeggiata.
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