Potrebbe arrivare a novembre una dichiarazione di fine emergenza Covid in Germania. Cioè, più tecnicamente, la fine del cosiddetto “stato di situazione epidemica di rilievo nazionale“, che al momento dà ai governi federale e dei singoli Länder il potere di stabilire misure di contenimento del virus. Tra queste misure, ci sono quelle relative all’adozione o meno di mascherine, al distanziamento sociale o all’approvvigionamento di vaccini.
Stop all’emergenza Covid: le dichiarazioni di Jens Spahn
In base alla legge sulla protezione dalle infezioni, che è stata modificata più volte nel corso della pandemia, si definisce una situazione epidemica di portata nazionale quella in cui “c’è un serio pericolo per la salute pubblica in tutta la Repubblica Federale di Germania”.
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Secondo il tabloid BILD, rilanciato dal resto della stampa nazionale, lunedì il ministro tedesco della salute, Jens Spahn, avrebbe parlato di un “graduale rientro” della situazione di emergenza, durante le consultazioni sul Corona avute con i ministri della salute dei vari Länder. Lo ha confermato anche un portavoce del ministero.
Robert Koch Institut: “Moderato il rischio per i vaccinati”
Questo provvedimento potrebbe basarsi sul fatto che il Robert Koch Institut, massima autorità federale sul tema, ormai qualifichi “il rischio per le persone vaccinate come moderato”. Visto l’attuale tasso di vaccinazione, potrebbe dunque essere dichiarata la fine emergenza Covid su tutto il territorio federale e si parla anche di una data precisa, vale a dire il 25 novembre 2021. Questo metterebbe fine a uno stato di allarme che dura dal 28 marzo 2020 e quindi da quasi 19 mesi.
Lo stato di emergenza doveva finire questo agosto, è stato però esteso dal Bundestag per altri tre mesi e ora scadrà automaticamente, se non sarà prorogato di nuovo.
Fine dell’emergenza: che significa concretamente
Ci si interroga su cosa significherebbe, nei fatti, la fine dello stato di emergenza del 25 novembre, che alcuni organi di stampa stanno già cominciando a chiamare “Freedom day”. L’interpretazione non è univoca, anche perché sono i Länder a essere responsabili delle eventuali misure di contenimento del Corona.
Il primo ministro bavarese Markus Söder (CSU), ha tuttavia dichiarato a Welt am Sonntag che se il Bundestag non estenderà lo stato di situazione epidemica: “questo significherà probabilmente la fine di tutte le norme di sicurezza“. Söder afferma infatti che “solo il riconoscimento di una situazione epidemica nazionale è la base e il fondamento giuridico per le norme di controllo delle infezioni dei singoli Länder”. E che di conseguenza, venendo meno il presupposto, “avremmo indirettamente il Freedom Day alla fine di novembre”.
C’è chi esorta alla cautela: “Dobbiamo poter continuare a prendere misure mirate”
Più cauto il collega di partito e ministro della sanità bavarese Klaus Holetschek (CSU), che ha supplicato chi prenderà questa decisione di ottenere prima le valutazioni della comunità scientifica.
Ha inoltre aggiunto che “Tra i colleghi dei ministri della salute dei Länder, siamo d’accordo che sarebbe importante – indipendentemente dalla determinazione della situazione epidemica – avere un quadro giuridico uniforme per continuare a prendere misure mirate”. E ha precisato che ciò è necessario per contrastare l’aumento dei contagi previsto soprattutto in vista dell’inverno.
(Fonte, dpa)
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