Il ministro della salute Jens Spahn ha dichiarato che non ci saranno bonus in denaro per spingere chi non si è ancora vaccinato a farlo. La proposta era stata avanzata dal presidente dei datori di lavoro, Rainer Dulger, che ritiene che incentivi di natura economica o fiscale possano accelerare la campagna vaccinale.
Spahn su bonus in denaro per chi non è ancora vaccinato: “Non sarebbe equo”
Il ministro Spahn ha lodato questa iniziativa, ritenendola utile e meritoria, ma ha anche aggiunto che una cosa del genere è possibile solo in un ambito imprenditoriale e quindi privato e che non è ipotizzabile neanche lontanamente a livello federale. Intervistato venerdì dalle emittenti RTL/ntv, il ministro si è inoltre chiesto cosa direbbero a riguardo i 55 milioni di persone che sono già state vaccinate.
A proposito dell’attivazione di questo meccanismo in un ambito imprenditoriale, Spahn ha ribadito che una soluzione del genere è “buona e giusta” e in particolare ha lodato la possibilità di utilizzare degli incentivi fiscali. Ha ribadito però che le cose cambiano quando il discorso si sposta in un ambito pubblico, in cui tanti fattori devono essere presi in considerazione. “I bonus in denaro emessi da un governo sono anche una questione di equità” ha precisato.
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Prosegue intanto a rilento la campagna vaccinale
Al momento è ancora in corso la “settimana della vaccinazione“, lanciata dalla cancelliera Angela Merkel e finalizzata ad accelerare una campagna dai risultati finora, purtroppo, alquanto deludenti.
In Germania, infatti, solo il 62,8 % della popolazione è completamente vaccinata e il 67% ha ricevuto almeno la prima dose. E una percentuale del genere non è sufficiente per scongiurare una possibile quarta ondata e attraversare l’autunno e l’inverno con serenità.
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