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Merkel respinge i talebani. Il loro invito alla cancelliera cade nel vuoto

Angela Merkel respinge i talebani, o quantomeno respinge i loro inviti. Nel corso di una video-intervista con il quotidiano tedesco BILD andata in onda domenica e intitolata “Il volto dei talebani”, il portavoce dei signori di Kabul, Zabihullah Mujahid, ha infatti dichiarato: “Angela Merkel riceverebbe (qui) un benvenuto particolarmente caloroso. Saremmo davvero felici di riceverla”.

Merkel respinge i talebani: “Nessun viaggio previsto”

A questo invito esplicito, affidato da Mujahid al vicedirettore del giornale, Paul Ronzheimer, il governo di Angela Merkel ha opposto un altrettanto esplicito rifiuto. Interrogato sul punto, sempre da BILD, un portavoce del governo ha infatti risposto che: “Un viaggio della cancelliera non è previsto”.

Il portavoce ha aggiunto che “La cancelliera ha chiarito di nuovo, nel fine settimana, che i canali di comunicazione con i talebani devono rimanere aperti”, ma la ragione non è legittimare in qualche modo i nuovi padroni di Kabul, bensì “permettere al maggior numero possibile di forze locali in pericolo di lasciare il Paese”. Per il momento, dunque, nessun riconoscimento istituzionale per i talebani, che hanno acquisito il controllo del Paese circa un mese fa.


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I talebani reprimono con violenza ogni protesta

Intanto, nella giornata di martedì, i talebani hanno violentemente represso nella capitale una protesta di oppositori, uomini e donne. I dissidenti sono scesi in strada a mezzogiorno e si sono messi a gridare slogan come “Viva la resistenza nazionale” e “Morte al Pakistan“, Paese che evidentemente considerano regista del nuovo regime.

I talebani hanno picchiato e preso a calci chi protestava, hanno sottratto e distrutto le telecamere dei giornalisti che riprendevano quanto accadeva e hanno sparato in aria. Lo confermano i reporter di BILD, che hanno sentito gli spari e stanno al momento verificando quanto dichiarato da alcuni testimoni oculari, che sostengono che i talebani avrebbero anche bastonato alcuni dei partecipanti alla protesta.

Prese di mira soprattutto le donne

Ad essere aggredite con particolare accanimento sono state soprattutto le donne che protestavano in strada. Un video ne mostra alcune, colpite sulla testa e sul viso con dei cavi, allo scopo di cacciarle dal corteo. Altre sono state costrette ad abbandonare la protesta e a entrare in un parcheggio, dove sono state costrette ad aspettare per ore.

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