di Angela Fiore
In Germania, il 26 settembre, si vota per rinnovare il parlamento, dal quale poi emergerà la coalizione di governo il cui primo partito esprimerà il nuovo Cancelliere o la nuova Cancelliera.
Il sistema è molto simile a quello italiano sotto molti aspetti, compreso quello che vede la cittadinanza come requisito necessario per accedere al voto. Il che vuol dire che in Germania, al momento, circa 10 milioni di residenti di lungo periodo non possono votare, e parliamo di una stima corrispondere al 14% della popolazione. Ora una petizione chiede di estendere il diritto di voto agli stranieri.
Questo è il link per firmare.
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Estendere il diritto di voto agli stranieri in Germania: lanciata una nuova campagna
Un gruppo di attivisti ha lanciato una campagna con l’hashtag #Nichtohneuns14% (#nonsenzadinoi14%”), alla quale si accompagna una petizione online che conta già oltre 5000 firme.
Le ragioni della loro richiesta sono spiegate chiaramente in un video.
Millionen von Menschen dürfen in D nicht wählen, obwohl sie dort schon jahrelang verankert sind.
Ihr könnt die Petition unterschreiben https://t.co/j9gyJxQ6mv und falls ihr wählen dürft, dann wählt bitte Parteien, die das Wahlrecht inklusiver gestalten wollen. https://t.co/ewzwM7p6ml
— Carola Rackete (@CaroRackete) September 15, 2021
Diritto di voto per chi risiede in Germania da almeno cinque anni
Chi vive in Germania per anni, lavora, paga le tasse e si impegna a integrarsi nella società dovrebbe avere il diritto di esprimersi attraverso il voto sul governo del Paese che ha scelto di chiamare casa, mentre adesso non ha modo di far valere i propri diritti a livello politico, secondo sistemi simili a quelli attualmente adottati in Paesi come il Cile o la Scozia.
La petizione chiede il diritto di voto alle elezioni politiche e comunali per tutti coloro che risiedono ufficialmente in Germania da almeno cinque anni.
“Il voto dovrebbe essere un diritto, non un privilegio”
In una società democratica “il voto dovrebbe essere un diritto, non un privilegio ” ha detto Azadeh Ataei, iniziatrice della petizione online “e noi non vogliamo più essere meri spettatori delle elezioni”.
(Fonte: die Welt)
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