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Berlino: arriva il clubbing sostenibile. Un accordo per ridurre gli sprechi

La sostenibilità è una delle questioni più pressanti del nostro tempo ed è destinata a farsi strada in tutti gli aspetti della nostra vita, anche quelli che non abbiamo mai pensato di associare all’idea di ecologia. A Berlino, per esempio, il concetto di sostenibilità inizierà presto ad applicarsi anche ai club, che hanno firmato un codice di condotta per ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività. Che cosa possiamo aspettarci da un futuro di clubbing sostenibile? Meno emissioni e meno sprechi, sicuramente, ma anche uno sguardo più ampio sui temi ambientali.

L’idea del codice di condotta per il clubbing sostenibile, in realtà, risale al 2019, ma la paralisi pandemica ne ha reso impossibile l’applicazione, dato che l’intero settore è stato messo in pausa e solo di recente ha iniziato a sperimentare con le prime riaperture. Per questo si torna indietro di quasi tre anni e si riprende ad adottare lo slogan “fare festa come se ci fosse un domani”. In occasione della ripresa delle attività, mercoledì sera alcuni gestori di importanti locali berlinesi hanno firmato il codice di condotta nel quale il club si impegnano a ridurre rifiuti ed emissioni. Fra i primi firmatari ci sono i gestori dello SchwuZ, dello Yaam e del Suicide Circus.


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Ridurre le emissioni del dieci per cento: il clubbing sostenibile sceglie l’energia verde

Fra gli impegni contenuti nell’accordo sottoscritto mercoledì c’è quello di ridurre del dieci per cento le emissioni dovute alle operazioni di logistica e prenotazione. Si tratta di un obiettivo concreto, che va di pari passo con quello di scegliere fonti energetiche rinnovabili per la fornitura elettrica delle strutture coinvolte. Sono obiettivi ragionevoli, ma con elementi al tempo stesso complessi, poiché implicano più che un semplice passaggio, per esempio, da un operatore elettrico a un altro, ma richiedono di introdurre modifiche all’operatività delle aziende coinvolte in questo settore economico – che, nei suoi momenti di pieno funzionamento, in una città come Berlino, ha il potenziale per generare un indotto di svariati milioni di Euro.

La riduzione delle emissioni sarà perseguita anche in altri modi, per esempio scegliendo sempre le opzioni di illuminazione a più alta efficienza energetica, e sostituendo appena possibile eventuali sistemi di illuminazione obsoleti che consumino troppa energia. I club si impegnano inoltre a educare il personale a un uso sostenibile dell’elettricità, per evitare sprechi. La stessa politica si estende a tutti i sistemi alimentati a elettricità, dagli impianti audio-video ai frigoriferi.

clubbing sostenibile

Materiali, risorse e rifiuti

Tanto nella scelta dei nuovi sistemi da installare quanto nello smaltimento dei rifiuti – per esempio vecchie lampade alogene o a incandescenza – i firmatari del codice di condotta si impegnano a seguire i criteri della sostenibilità, riducendo i rifiuti e gestendo responsabilmente quelli che vengono generati. Gli stessi principi verranno applicati nella gestione delle operazioni di pulizia: i gestori utilizzeranno solo le opzioni più eco-sostenibili, evitando prodotti e strumenti per la pulizia che contengano microplastiche, riducendo lo spreco di acqua e al tempo stesso riconoscendo l’importanza dell’acqua pubblica e promuovendo il consumo di acqua corrente, rispetto a quella in bottiglia.

Termo-efficienza

In una città come Berlino, il tema dell’efficienza termica assume un’importanza capitale. Per rendere più sostenibile l’intera attività di un club e per ridurre gli sprechi di energia, i gestori dei club che aderiscono all’iniziativa si impegnano a ottimizzare l’isolamento termico e a monitorare costantemente il dispendio energetico, allo scopo di individuare eventuali margini di miglioramento. Gli stessi principi saranno applicati agli impianti di riscaldamento, aria condizionata e ventilazione interna.

Gli aspetti sociali

Il progetto di un clubbing sostenibile punta a obiettivi ampi e quindi a coinvolgere anche il pubblico, sensibilizzando sulla mobilità sostenibile, sullo smaltimento corretto e sulla differenziazione dei rifiuti, sull’abolizione delle plastiche monouso e sulla riduzione del materiale cartaceo a favore di una più sostenibile operatività digitale.

Queste sono solo alcune delle voci del manifesto firmato dai gestori berlinesi, che entra nel dettaglio proponendo obiettivi molto ambiziosi, ma al tempo stesso ragionevoli, allo scopo di incoraggiare un’adesione sempre più vasta da parte dell’intero settore.

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