Tokyo 2020, picchia il cavallo: espulsa coach della squadra tedesca di pentathlon

CAVALLO
E-freak, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Kim Reisner, allenatrice della squadra tedesca di pentathlon, è stata sospesa dalle Olimpiadi per crudeltà verso gli animali dopo aver picchiato il cavallo dell’atleta Annika Schleu.

A divulgarlo, il sito web dell’UIPM, l’Unione internazionale di pentathlon moderno. Il cartellino nero emesso ai danni della coach la squalifica anche per tutte le successive gare della squadra.

Pugni al cavallo: cos’è accaduto durante la gara

Durante la gara femminile, Reisner ha colpito più volte con un pugno nei fianchi il cavallo Saint Boy, cavalcato dalla pentatleta tedesca Annika Schleu.

Fino a quel momento, Schleu era in testa per quanto riguarda sia il nuoto che la scherma. Guardava quindi alla gara di equitazione, e nello specifico di salto a ostacoli, con grande aspettativa. Sin dall’inizio della competizione, però, il cavallo che montava, Saint Boy, si era mostrato recalcitrante e indisponibile a saltare, cosa che aveva gettato la fantina nello sconforto.

“Colpisci più forte. Colpisci!”

Disperata, mentre vedeva allontanarsi sempre di più il sogno dell’oro olimpico, Schleu era stata incalzata dall’allenatrice affinché continuasse a frustare Saint Boy. La si può sentire chiaramente in un video che riprende la scena.

Il consiglio, però, non solo non ha fatto ottenere più punti all’atleta, ma ha anche messo entrambe in una luce molto negativa. Ad aggravare le cose, il pugno sferrato dalla stessa Reisner al cavallo e le successive accuse di crudeltà che hanno portato alla sua esclusione dai giochi.


rifiutano il body

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Il commento del CIO: “Scene inquietanti”

Il Comitato internazionale olimpico ha accolto con favore l’esclusione di Kim Rasiner e definito “inquietanti” le scene drammatiche messe in atto da Schleu sulla pista. Il portavoce del CIO ha aggiunto: “Ci dispiace per l’atleta e il cavallo. Il benessere degli animali è della massima importanza”.

Reisner è il secondo membro della delegazione tedesca ad essere estromesso dai Giochi Olimpici di Tokyo. A luglio, infatti, era stato sospeso fino alla fine dell’anno il direttore sportivo della nazionale tedesca di ciclismo, Patrick Moster. La decisione era stata presa dopo un commento razzista di Moster, proferito durante una gara all’indirizzo di atleti africani e mediorientali.

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