Sciopero nazionale dei treni fino a venerdì: coinvolta anche la S-Bahn di Berlino

sciopero nazionale

Il sindacato dei ferrovieri tedeschi (GDL) ha deciso, nel corso di una riunione tenutasi martedì a Francoforte, uno sciopero su base nazionale che coinvolgerà diversi settori del trasporto fra martedì e venerdì. La mozione è stata accolta con il 95% di voti a favore. A darne la comunicazione ufficiale è stato il presidente nazionale del sindacato, Claus Weselsky.

Anche le linee della S-Bahn di Berlino saranno interessate dallo sciopero, così come il trasporto regionale intorno alla capitale e nella regione del Brandeburgo, coinvolgendo linee molto utilizzate come la RE1 per Potsdam, Brandenburg an der Havel e Francoforte (Oder). A confermarlo è stato Volker Krombholz, presidente del distretto Nord-Est della GDL, in una dichiarazione rilasciata al quotidiano Berliner Zeitung. Lo sciopero inizierà alle 19 di martedì con il blocco del traffico merci, per essere poi seguito da uno sciopero di 48 ore del trasporto passeggeri e delle infrastrutture ferroviarie, che inizierà alle 2.00 di mercoledì e terminerà alla stessa ora di venerdì.


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La BVG annuncerà in giornata l’abilitazione di eventuali servizi sostitutivi delle corse annullate.

Le ragioni dello sciopero nazionale

Alla base dello sciopero nazionale deciso dalla GDL ci sono le trattative tutt’altro che semplici fra i sindacati e la Deutsche Bahn, che si scontrano soprattutto sul tema degli aumenti salariali e sulla durata dei contratti collettivi. Secondo Krombholz, questa interruzione dei servizi ha lo scopo di spingere la controparte a portare sul tavolo delle trattative un’offerta migliore. Deutsche Bahn, per contro, critica attualmente la decisione del sindacato, considerandola inopportuna in un momento in cui l’azienda ha un disperato bisogno di ripresa e dovrebbe sfruttare al massimo il graduale ritorno dei passeggeri sui mezzi pubblici.

L’azienda aveva esteso la sua offerta per venire incontro alle richieste della GDL, includendo aumenti salariali del 3,2% in due fasi: 1,5% a partire dal 1° gennaio 2022 e 1,7% dal 1° marzo 2023. Il sindacato, per contro, richiede una riduzione della durata del nuovo contratto collettivo a 28 mesi.

Le critiche degli imprenditori

Aspre critiche alla GDL sono arrivate anche dalla Federazione delle Associazioni Imprenditoriali di Berlino e Brandeburgo (UVB). Il pendolarismo fra la capitale e la regione circostante, ha detto l’AD Christian Amsinck, è molto diffuso e i pendolari hanno il diritto di arrivare sul luogo di lavoro a bordo di treni sicuri e affidabili e, soprattutto in questo momento storico, non troppo affollati. Inoltre, ha continuato, le imprese stanno ancora subendo le conseguenze della crisi e del lockdown e hanno bisogno di poter contare sulla propria forza lavoro. Il sindacato, secondo Amsinck, ha mancato di tatto nella decisione di martedì.
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