Germania: uso delle mascherine obbligatorio fino alla primavera, lo dice un rapporto del ministero della salute

uso delle mascherine Jens Spahn
© Raimond Spekking

Secondo un rapporto del ministero della salute tedesco, l’uso delle mascherine resterà obbligatorio per tutti, vaccinati e non, almeno fino alla primavera del 2022. Improbabile, invece, che ci sia un nuovo lockdown: il progredire della campagna vaccinale dovrebbe permettere di contenere la quarta ondata senza imporre chiusure come avvenuto nella prima parte di quest’anno.

Le misure di sicurezza indicate nel rapporto dovrebbero servire principalmente a proteggere il sistema sanitario da un nuovo sovraccarico e, soprattutto, a proteggere coloro che non possono essere vaccinati a causa di patologie preesistenti e che devono quindi necessariamente contare sul raggiungimento dell’immunità di gregge per la propria sicurezza.


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Dove sarà obbligatorio l’uso delle mascherine?

Al momento non ci sono indicazioni di un irrigidimento sull’uso delle mascherine, che dovrebbe restare obbligatorio sui mezzi di trasporto pubblici e negli spazi pubblici al chiuso, indipendentemente dallo status vaccinale delle persone. Anche il distanziamento e le regole di igiene dovrebbero restare invariate. L’obbligo, si legge nel rapporto, è esteso a tutti perché, nei contesti in cui molte persone condividono uno spazio chiuso, come può avvenire su un treno o in un supermercato, è impossibile verificare quali e quante persone siano vaccinate o siano guarite dal Covid e quali invece siano particolarmente vulnerabili in caso di contagio.

La regola delle “3G”

Un altro punto importante affrontato dal ministero riguarda la partecipazione agli eventi pubblici e l’accesso a spazi come i ristoranti al chiuso, gli impianti sportivi, i centri che forniscono servizi legati al corpo (come parrucchieri ed estetisti) o gli hotel. Per tutte queste attività si osserverà quella che in Germania è stata definita la regola delle “3G”, che in tedesco si riassume con “geimpft, genesen oder getestet” ovvero “vaccinati, guariti o testati”. Queste saranno infatti le condizioni necessarie per accedere a qualsiasi forma di aggregazione a partire dalla prima metà di settembre, indipendentemente dall’incidenza del contagio a livello sia locale che nazionale.

Restrizioni per i non vaccinati?

Le 3G potrebbero, di tanto in tanto, diventare due. In linea di massima, il governo tedesco non ha seguito la strada segnata da Paesi come la Francia, in termini di restrizioni per le persone non vaccinate, ma nel rapporto il ministero individua alcune circostanze in cui questo potrebbe essere possibile. In particolare, a seconda del tasso di vaccinazione della popolazione, del tasso di casi gravi con ospedalizzazione e terapia intensiva e dell’incidenza per fascia d’età, si individua la possibilità di introdurre alcune limitazioni, vietando l’accesso a eventi e ristorazione al chiuso alle persone non vaccinate.

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