La chiamano “catfish” o truffa romantica, ed è una trappola che ha portato moltissime persone nel mondo a restare vittime di un raggiro che simula un’interazione romantica online.
La vittima viene adescata attraverso un profilo che viene costruito come attraente e plausibile, si alimenta l’illusione che stia nascendo un rapporto autentico, anche se virtuale, e alla fine arriva una terribile delusione. La persona di cui la vittima si è invaghita, infatti, non esiste, e dietro alla farsa si celano a volte persone psicologicamente instabili, ma altre anche vere e proprie truffe.
Monaco, perde più di 100.000 euro per truffa romantica online
Di truffa si è certamente trattato nel caso di una donna di 39 anni di Monaco, che ha perso 100.000 euro perché si è invaghita online di un presunto ex militare americano di stanza in Siria. Un profilo, quello del militare o ex militare di carriera, peraltro molto popolare nell’ambito delle truffe romantiche.
Il finto militare e amante ha chiesto alla donna di tenere al sicuro i suoi presunti guadagni, una grossa somma di denaro più diversi lingotti d’oro, e le ha detto di averle spedito tutto in un pacco, fornendole anche un codice di tracking. Le ha anche promesso di donarle un terzo della somma spedita. La donna, che non ha mai incontrato l’uomo di persona, è stata in seguito indotta a ritenere che ci fossero problemi con la consegna. Ha ricevuto infatti un messaggio da parte di una presunta società chiamata “turkishshippingtrustcompany”, in cui le si comunicava che il pacco sarebbe stato recapitato solo dopo un pagamento di 1.500 euro. È stata solo la prima di numerose richieste dello stesso tipo.
Alla fine, secondo la polizia, la donna ha cominciato a trasferire in un mese numerose somme su diversi conti bancari turchi, fino a quando il suo conto è stato alleggerito di più di 100.000 euro.
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Dietro la truffa, forse più persone
Solo dopo aver perso tutti i soldi che aveva la donna è andata da un avvocato per sporgere denuncia, ma il suo tentativo di recuperare le somme versate non è ancora andato a buon fine.
La polizia sta infatti indagando e ha ragione di ritenere, almeno in base ai primi dati raccolti, che dietro la truffa ci siano diverse persone e non solo una. L’identità dei truffatori, tuttavia, non è stata purtroppo ancora accertata.