Facebook blocca una campagna russa di disinformazione sui vaccini contro il Covid19: l’azienda statunitense ha infatti dichiarato di aver cancellato, nel mese di luglio, 65 account facebook e ben 243 account Instagram. Gli account erano stati utilizzati per divulgare fake news allo scopo screditare in particolare Astrazeneca e Biontech-Pfizer.
Facebook blocca fakes news russe sui vaccini
Facebook ha ricollegato gli account rimossi a Fazze, filiale di AdNow, una società di marketing e comunicazione registrata nel Regno Unito, ma operativa principalmente sul suolo russo.
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Come funzionava la campagna di disinformazione
“Questa campagna (Fazze) ha operato come una macchina di riciclaggio della disinformazione” si legge nel rapporto di trasparenza di Menlo Park, che aggiunge “Ha creato articoli e petizioni fuorvianti su vari forum come Reddit, Medium, Change.org e Medapply, per poi condividerli tramite account falsi sui social media, tra cui Facebook e Instagram”.
La denuncia degli influencer: hanno cercato di reclutarci!
Tra le tecniche di spam utilizzate, inoltre, c’è stata anche quella di tentare di reclutare influencer su Instagram, YouTube e TikTok e di cercare di convincerli a pubblicare contenuti e determinati hashtag, senza rivelare l’origine dei post. Tra gli influencer che hanno rifiutato di partecipare alla campagna, c’è anche lo youtuber tedesco Mirko Drotschmann (“MrWissen2Go”), che già a maggio aveva reso pubblico il suo tentativo di reclutamento via Twitter.
Una denuncia simile è arrivata anche da Leo Grasset, divulgatore scientifico francese che su Yotuube conta 1,17 milioni di iscritti e che ha fornito su Fazze una dichiarazione inquietante: “l’indirizzo che mi ha contattato è fasullo, non hanno mai avuto locali lì, c’è un centro cosmetico. Tutti gli impiegati hanno strani profili Linkedin che sono scomparsi questa mattina. E tutti lavoravano in Russia prima di Fazze”.
Vaccini occidentali nel mirino?
Secondo Facebook, la campagna è stata ideata per screditare i vaccini occidentali e programmata in due ondate distinte, “separate da cinque mesi di inattività”. A novembre e dicembre 2020, sono stati messi in circolazione meme e commenti che sostenevano che il vaccino AstraZeneca contro Covid19 avrebbe trasformato le persone in scimpanzé. Nel maggio 2021, vale a dire 5 mesi dopo, è stato fatto circolare un presunto documento di 12 pagine “sfuggito” ad Astrazeneca e contenente una tabella che avrebbe dimostrato la pericolosità del vaccino Biontech-Pfizer.
La campagna di fake news ha cercato di raggiungere soprattutto India, America Latina e, in misura minore, gli Stati Uniti. Sebbene facebook non abbia fatto speculazioni sulle ragioni dell’operazione, ha comunque sottolineato il fatto che i tempi in cui è stata attuata la campagna coincide con i momenti in cui diversi governi stavano discutendo le autorizzazioni di emergenza sui vaccini.
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