Berlino: discussione sulle mascherine obbligatorie degenera in rissa con 100 persone e armi
Una discussione sulle mascherine obbligatorie è degenerata in rissa, nel tardo pomeriggio di martedì, nel quartiere berlinese di Treptow-Köpenick. Due giovani di 19 e 20 anni sono entrati nel pomeriggio in una rosticceria e il ventiquattrenne che si trovava dietro al bancone ha chiesto loro di indossare le mascherine. I due si sono rifiutati e ne è nata una discussione, passata rapidamente alle vie di fatto. Dopo aver alzato la voce, i due avventori hanno iniziato a sbattere i pugni sul bancone e il diciannovenne è venuto alle mani con il dipendente della rosticceria. I due si sono quindi allontanati, dicendo che sarebbero tornati più avanti con i rinforzi.
Intorno alle 17.50, davanti alla rosticceria, che si trova sulla Schönefelder Chaussee, si sono presentate diverse decine di persone – i racconti dei testimoni parlano di un gruppo “ingestibile”, fino a 100 uomini di cui molti armati di coltelli e spray al peperoncino.
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Tutto il personale presente nella rosticceria è uscito dal locale per difendersi dall’attacco e picchiando il diciannovenne che era stato protagonista della lite sulle mascherine obbligatorie poche ore prima. La rissa che ne è nata è stata dispersa solo dall’arrivo delle forze dell’ordine. Al loro arrivo, gli agenti hanno trovato solo 25 persone e diverse armi abbandonate di fronte al locale. Poco dopo è arrivata un’auto, il cui conducente chiedeva aiuto. Sul sedile posteriore giaceva privo di sensi il diciannovenne coinvolto nella rissa, che è stato soccorso in prima istanza dai poliziotti e poi portato in ospedale, dove ha ripreso conoscenza.
Al risveglio, il giovane ha reagito in modo aggressivo e si è rifiutato di fornire dettagli sull’accaduto. Un alcol-test ha evidenziato un tasso alcolico del 2.6 per mille nel sangue del ragazzo. Una volta che le sue condizioni si sono stabilizzate, il diciannovenne è stato dimesso senza ulteriori complicazioni.
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