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Seno nudo: continua la protesta. Sabato una manifestazione a Kreuzberg

Chi pensava che la protesta di Gabrielle Lebreton, cacciata da una piscina per bambini perché prendeva il sole in topless, fosse poco più uno sterile sfogo del momento è destinato a ricredersi. La donna ha ricevuto numerosi attestati di solidarietà negli ultimi giorni, da parte dei berlinesi. D’altra parte la capitale tedesca è notoriamente di larghe vedute in materia di libertà del corpo: non mancano, in città, gli spazi nei quali è possibile prendere il sole interamente nudi e, in linea di massima, la nudità esibita anche in contesti non preposti a tale scopo non scandalizza. Risulta per molti incongrua, invece, la reazione dura da parte della polizia. Per questo, sabato, una manifestazione in bicicletta per la libertà del seno nudo attraverserà Kreuzberg, partendo a mezzogiorno da Mariannenplatz.


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Seno nudo: perché gli uomini possono e le donne no?

L’idea di una manifestazione di donne che sfilano per le strade a seno nudo può far sorridere o suscitare altre reazioni, ma le motivazioni espresse nel manifesto della protesta sono tutt’altro che leggere o ironiche. Berlino, si legge sul sito dell’Internazionale Edonista (il gruppo che ha organizzato la manifestazione) è tappezzata di foto di donne seminude, iper-sessualizzate, esposte, che bombardano la popolazione in ogni momento, solleticando il desiderio maschile e imponendo alle donne standard estetici discutibili. Tuttavia, nel momento in cui una donna decide autonomamente come, quando e quanto esporre il proprio corpo, le viene detto che il suo seno nudo è “inquietante” e deve essere coperto. Tutto questo durante un periodo in cui, complice la calura e l’entusiasmo per le partite di calcio, non è difficile imbattersi in capezzoli maschili serenamente esibiti a qualsiasi ora del giorno.

 

Chi può partecipare alla manifestazione?

Dal momento che si tratta di una manifestazione per la parità di trattamento e, nello specifico, per la libertà di esporre la parte superiore del proprio corpo come meglio si crede, gli organizzatori hanno fatto sapere che chiunque può partecipare. Agli uomini cis si chiede però di farlo in bikini o in reggiseno, per esprimere solidarietà alle donne che non godono della loro stessa libertà. Per il resto, la manifestazione non ha un vero e proprio dress-code: sono altamente incoraggiate le scelte estetiche sgargianti, il topless (ovviamente), le parrucche, i boa di piume, i lustrini e “qualunque cosa vi faccia sentire a vostro agio”.

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