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Robert Koch Institut: “I casi gravi di Covid contano più dell’incidenza”. Ma la strategia del governo non cambia

Un documento del Robert Koch Institut indicherebbe la volontà di non considerare più l’incidenza come il fattore principale per la valutazione della situazione pandemica in Germania. A riportarlo è stato il tabloid tedesco Bild, che avrebbe avuto accesso in esclusiva alla presentazione interna al noto istituto di ricerca. Se si considera che il Robert Koch Institut è il principale interlocutore del governo tedesco in materia di gestione della pandemia e misure anti-Covid, una presa di posizione del genere potrebbe cambiare radicalmente le politiche che la Germania adotterà nel corso di quella che ormai si considera l’incipiente quarta ondata causata dalla Variante Delta.


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RKI: le ospedalizzazioni contano più dell’incidenza

Tutti gli indicatori, secondo quanto riportato dalla Bild, sarebbero ancora necessari per classificare la gravità della situazione, ma la loro importanza relativa e, di conseguenza, il peso che essi sono destinati ad avere sul processo decisionale starebbe cambiando. Più importante, secondo il RKI, sarebbe il tasso di ospedalizzazione. Questa scelta dipenderebbe dal fatto che, con l’aumento dell’immunità dato dal progredire della campagna vaccinale, le conseguenze gravi dell’infezione da SARS-CoV-2 sarebbero considerate più significative ai fini di un’analisi vicina alla realtà dell’impatto che il virus ha o può avere sul Paese.

Maggior peso avranno quindi i decorsi gravi e i decessi rispetto al semplice numero dei casi, nel cui conteggio non si distingue fra asintomatici o paucisintomatici e pazienti che necessitano di cure ospedaliere o terapia intensiva.

Al momento, comunque, anche l’incidenza, pur crescente, è ancora molto al di sotto dei livelli di guardia. La media nazionale è di 6,2 casi settimanali ogni 100.000 abitanti. A determinare l’innalzamento del valore sarebbe principalmente la temuta Variante Delta, più contagiosa delle altre e al momento dominante in Germania.

La strategia fondamentale del governo non cambierà

A seguito del dibattito che queste informazioni hanno generato, il governo federale ha voluto ribadire che la strategia fondamentale di lotta alla pandemia non cambia. L’incidenza a sette giorni sarà ancora un criterio fondamentale per la valutazione della situazione pandemica e tale criterio sarà preso in considerazione insieme ad altri, come il tasso di ospedalizzazione. Questo vuol dire che l’implementazione di misure restrittive nel futuro dipenderà comunque principalmente dal variare dell’incidenza, che – come ha dichiaratoìil portavoce del governo Steffen Seibert – ha il vantaggio di permettere una rapida identificazione dei trend di calo o di crescita del contagio in ogni zona. Tuttavia, mentre in passato il raggiungimento di una certa soglia ha fatto scattare automaticamente il cosiddetto “freno d’emergenza”, in futuro la sua attivazione non sarà immediata in base a questo unico parametro, ma prevederà la valutazione di altri fattori e la consulenza degli esperti.

 

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