Dopo la proposta dell’esperto sanitario Karl Lauterbach di effettuare le vaccinazioni contro il Corona negli shisha bar e quella dell’esponente dei verdi Antje Kapek, che ipotizza vaccinazioni allo zoo combinate con una visita gratuita, la senatrice alla salute di Berlino, Dilek Kalayci (SPD), pensa a una “Lunga notte della vaccinazione” presso presso la Treptow Arena di Berlino, con musica dal vivo e dj set.
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Alla base dell’iniziativa, la lentezza della campagna vaccinale
La disponibilità della popolazione a farsi vaccinare sembra essere diminuita a Berlino, per ragioni che si suppongono legate in parte al fatto che molte persone siano in vacanza, in parte a un atteggiamento più rilassato da parte di una parte della cittadinanza. Tuttavia, per raggiungere l’immunità di gregge occorre che sia vaccinato almeno l’80% della popolazione, mentre a Berlino, all’8 luglio, risulta aver ricevuto la prima dose solo il 57.1%, mentre solo il 40.2% risulta aver ricevuto la vaccinazione completa.
Per accelerare la campagna, si stanno organizzando sulla strada squadre mobili di vaccinazione e i distretti stanno pianificando vaccinazioni nei contesti sociali più critici. In questa direzione si colloca l’iniziativa della senatrice alla salute, che ha dichiarato al Tagesspiegel di rivolgersi in particolare ai giovani dai 18 ai 30 anni.
Musicisti e dj, ma niente alcol e droghe
I giovani che vorranno essere vaccinati dovranno prenotare l’appuntamento in anticipo. I musicisti suoneranno in vari punti del centro, come nell’area di attesa tra le cabine di registrazione e di vaccinazione e nell’area di osservazione dopo che la vaccinazione ha avuto luogo.
Per evitare qualsiasi “malinteso”, il Senato sottolinea che il consumo di droghe e alcool in connessione con la vaccinazione non è ovviamente raccomandato.
“La lunga notte della vaccinazione”: Mario Czaja rivendica di aver avuto l’idea per primo
Intanto, il politico della CDU e presidente della Croce Rossa di Berlino, Mario Czaja, ha criticato la senatrice Kalayci, sostanzialmente accusandola di essersi presa il merito dell’idea della “Lunga notte della vaccinazione”. Czaja ha infatti sottolineato che la Croce Rossa aveva già presentato alle autorità un concetto simile a giugno e stava aspettando una risposta.