Chiude mercoledì 21 luglio il centro vaccinale di Tempelhof. Era stato aperto a marzo, ultimo dei sei centri di vaccinazione attivi nella capitale, e la cittadinanza ha recepito la notizia con stupore ed espresso anche una certa dosa di timore. Timore ad esempio che diminuiscano le possibilità di essere vaccinati per coloro che ancora attendono la seconda dose, o addirittura il primo appuntamento.
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Chiude il centro vaccinale di Tempelhof: dal 21 luglio non sarà più attivo
Per rassicurare la comunità, il presidente della Croce Rossa Tedesca (DRK), Mario Czaja, ha cercato di fornire qualche informazione in più in un’intervista rilasciata martedì all’emittente Radio Eins di RBB. Czaja ha precisato che i rimanenti cinque centri sono perfettamente in grado di venire incontro alla domanda vaccinale e che assicureranno la vaccinazione almeno a un altro mezzo milione di persone entro settembre.
Al momento, più vaccino che domanda
Anche l’amministrazione del senato per la sanità ha dichiarato che la chiusura del centro vaccinale di Tempelhof non comporterà disagi né un allungamento significativo dei tempi di attesa del vaccino. “Ci sarà ancora una grande offerta. Al momento abbiamo più vaccino che domanda” ha dichiarato infatti il portavoce Moritz Quiske. Questa notizia, tuttavia, è sia positiva che negativa.
Se da un lato sappiamo infatti che i rimanenti centri di vaccinazione di Berlino continueranno a portare avanti senza intoppi o ritardi la campagna vaccinale, dall’altro fa riflettere che a Berlino l’offerta vaccinale sia superiore alla domanda. Soprattutto considerando che la capitale tedesca è ben lungi dall’aver raggiunto quell’immunità di gregge che è considerata l’obiettivo finale della campagna vaccinale e della lotta al Covid19.
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