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Berlino: 1100 Euro all’anno a chi non possiede un’auto. La proposta di un’associazione per il trasporto sostenibile

Promuovere il trasporto sostenibile dovrebbe essere la priorità di qualsiasi grande metropoli contemporanea. A partire da questa idea, l’organizzazione Changing Cities e l’Istituto per la Mobilità Urbana propongono un’iniziativa volta a disincentivare l’utilizzo di auto private a favore di opzioni come il trasporto pubblico, la bicicletta e il car-sharing. L’idea è semplice e ambiziosa: dare 1100 Euro all’anno a chi non possiede un’auto. La cifra, che corrisponde grosso modo al costo di un abbonamento annuale per la rete di trasporto pubblico, richiederebbe un investimento di circa un miliardo di Euro e, secondo i promotori dell’iniziativa, potrebbe essere finanziato dalle “entrate per il prezzo della CO2”.


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L’esperto di trasporti Andreas Knie ha stimato che circa la metà dei proprietari degli oltre 1,2 milioni di veicoli registrati nella capitale tedesca potrebbe fare a meno dell’auto. Un incentivo economico potrebbe essere sufficiente, per queste persone, ad abbandonarla definitivamente a favore di opzioni alternative, specialmente se, in concomitanza con questa iniziativa, si migliorasse la capillarità e la prestazione dei servizi di trasporto pubblico.

1100 Euro all’anno a chi non possiede un’auto: quanto si risparmia?

Il costo dell’utilizzo e della manutenzione degli autoveicoli è sempre stato fra gli argomenti più usati per perorare la causa del trasporto pubblico, evidentemente più economico. Negli ultimi vent’anni, tuttavia, i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti tanto per la rete urbana della BVG quanto per i treni sono aumentati di quasi l’80%, mentre quelli di manutenzione e acquisto di un autoveicolo, in media, solo del 36%, anche grazie alle agevolazioni fiscali, per esempio, per le auto aziendali o per i motori diesel. Questo dislivello ha notevolmente intaccato la competitività dei trasporti pubblici dal punto di vista economico. In questo senso, l’incentivo proposto dai promotori dell’iniziativa potrebbe rendere nuovamente attraenti soluzioni di trasporto sostenibile alternative, magari composte da una combinazione delle varie opzioni disponibili.

Circa 60.000 auto in meno

Questa iniziativa, che non si fonda sulle sanzioni o sulla “punizione” di chi ha bisogno di spostarsi in auto regolarmente, ma sull’incentivo a chi probabilmente pensa già di poterne fare a meno, sottintende una visione della città diversa da quella attuale. L’idea è restituire le strade ai pedoni e ai ciclisti, riducendo così anche gli ingorghi di traffico per coloro che, con veicoli propri, taxi o car-sharing, devono o vogliono comunque continuare a utilizzare l’automobile. Secondo i promotori, in questo modo si potrebbero togliere dalle strade di Berlino circa 60.000 auto. Questo avvicinerebbe la densità dei veicoli a motore all’obiettivo individuato dall’Agenzia Federale per l’Ambiente, che corrisponde a 150 auto registrate ogni 1000 abitanti (il livello attuale è di quasi quattro volte superiore).

Le critiche alla proposta

Le prime moderate critiche, sorprendentemente, sono arrivate da Michael Müller-Görnert, portavoce della politica dei trasporti dell’associazione ambientalista VCD, che mette in dubbio l’opportunità di investire in una misura che rischia di non favorire chi ha più bisogno di supporto. Un bonus di 1100 Euro concesso indistintamente a tutti coloro che non siano proprietari di un veicolo, sostiene Müller-Görnert, finirebbe per esempio, per essere erogato anche a chi, vivendo in centro città, non ha bisogno di un’auto e non la possiede, ma non farebbe nulla per chi vive in periferia e, pur volendo, non può permettersi di prescindere dal possesso di un veicolo privato. In una situazione in cui i fondi pubblici non abbondano, sarebbe prioritario investire sul miglioramento della rete di trasporto urbano nelle periferie e lavorare a una legge federale sulla mobilità.

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