Tutto ci si aspettava, tranne che un membro di AfD accusasse la candidata cancelliera del partito di patrocinare la cosiddetta ideologia gender. Eppure è successo.
Sullo sfondo, il caso del portiere della nazionale Manuel Neuer e in particolare la sua scelta di giocare la partita Francia-Germania con una fascia arcobaleno al braccio, in segno di supporto verso la comunità lgbtq+.
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Alice Weidel: “Junge dovrebbe uscire dal partito”
L’ex capogruppo parlamentare di AfD nella Renania-Palatinato, l’ex tenente colonnello Uwe Junge, aveva commentato a caldo la scelta con toni sprezzanti e utilizzando un termine omofobo fortemente offensivo.
Alice Weidel, candidata di punta del partito per le elezioni federali e lesbica dichiarata, aveva preso immediatamente le distanze da Junge scrivendo su Twitter “Questa non è AfD”. Ma nel frattempo è andata oltre.
Das ist nicht die #AfD. @UweJunge wird sich die Partei demnächst von außen anschauen dürfen. Übrigens: Der Nationalelf herzlichen Glückwunsch zum grandiosen 4:2 Sieg gegen Portugal! #PORGER https://t.co/N5vqmFNiaM
— Alice Weidel (@Alice_Weidel) June 20, 2021
In seguito Weidel ha infatti dichiarato al quotidiano tedesco Die WELT che Junge dovrebbe uscire dal partito, perché “il disprezzo per l’umanità non fa parte di AfD”.
Junge accusa Weidel di supportare l’ideologia gender
La risposta di Uwe Junge è arrivata, ancora una volta, su Twitter. Il politico ha infatti scritto, polemicamente: “Chiunque critichi apertamente l’ideologia gender sarà espulso da AfD!“.
https://twitter.com/UweJunge/status/1406743983984943107?s=20
Allegato, un articolo di Michael van Laack, pubblicato su Philosophia Perennis, che contiene un attacco diretto a Weidel e una serie di considerazioni decisamente radicali sul tema.
La bandiera arcobaleno come quella dello Stato Islamico
Dopo aver tentato una difesa dell’insulto scritto e poi rimosso da Junge, sulla base dell’assunto che la stessa comunità lgbtq+ usi il medesimo termine per ragioni che vanno dal ludico all’identitario, il pezzo si lancia infatti in un parallelismo tra la bandiera dell’arcobaleno e quella dello Stato Islamico.
L’autore accusa quindi il governo federale di voler imporre l’ideologia gender alla società, cominciando dai bambini dell’asilo, e parla della fascia del portiere Neuer come di un vessillo politico tollerato dalla cancelliera e pronto a svettare nello stadio di Monaco durante la partita contro l’Ungheria, come dichiarazione ideologica contro la “presunta omofobia” del governo Orbán.
“È Alice Weidel, che dovrebbe uscire dal partito”
L’attacco ad Alice Weidel è frontale: l’articolo postato da Uwe Junge sostiene che sia lei a non essere in linea con i valori di AfD. Il partito infatti, dichiara van Laack, ha sempre preso posizione contro il matrimonio per tutti, le famiglie arcobaleno, l’adozione di bambini da parte di coppie dello stesso sesso e tutte le espressioni della stessa ideologia, come l’asterisco nel linguaggio di genere.
“AfD non vuole tutto questo” continua l’articolista, per poi concludere dicendo che Frau Weidel si schiera oggi con un movimento che incarna tutto ciò che AfD combatte. “Se qualcuno merita di essere espulso dal partito, quella è Alice Weidel” conclude.
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