Berlino: contagi in calo. Il Senato considera riaperture parziali da fine maggio

riaperture parziali

L’idea di sedersi a mangiare in un ristorante o in un Biergarten a Berlino, in questo momento, ci sembra fantascienza. Anche solo ricordare l’ultima volta in cui questo è stato possibile richiede uno sforzo mnemonico. A fronte dell’incidenza in calo nella capitale tedesca, tuttavia, il Senato cittadino sta prendendo in considerazione riaperture parziali della gastronomia a fine mese, a partire dal fine settimana di Pentecoste, che quest’anno cade il 23 maggio. Naturalmente, qualora fosse possibile permettere qualche riapertura, a poter accogliere i clienti saranno soprattutto i ristoranti che dispongono di uno spazio all’aperto, dal momento che l’obbligo di indossare la mascherina al chiuso, per il momento, non verrà eliminato.


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A far sperare nella possibilità di un allentamento delle restrizioni è anche il procedere della campagna vaccinale, che sta progressivamente accelerando, pur fra mille difficoltà logistiche e organizzative che vedono la capitale agli ultimi posti in Germania per percentuale di popolazione immunizzata. Circa un 1.300.000 persone sono state vaccinate fino a questo momento a Berlino e si prevede che, entro giugno, almeno la metà dei residenti avranno ricevuto almeno la prima dose. Inoltre, a partire dal 7 giugno, anche i medici aziendali riceveranno le dosi di vaccino da somministrare ai dipendenti, il che dovrebbe alleggerire il carico sui centri vaccinali e sui medici di base. A essere vaccinati, in quello che sarà un progetto pilota destinato alle grandi aziende, saranno coloro che operano in posizioni “critiche”, ovvero lavoratori essenziali le cui mansioni li espongono al contatto con il pubblico o con i colleghi, come gli oltre 20.000 dipendenti di BVG, Vattenfall e Wasserbetriebe.

Anche il settore della cultura torna a sperare, proprio in concomitanza con l’inizio di quella che, normalmente, è la stagione dei cosiddetti open air, ovvero degli eventi musicali che tradizionalmente animano la città di Berlino non appena le temperature si alzano.

Il sindaco Michael Müller (SPD), tuttavia, ci ha tenuto a specificare che qualsiasi forma di riapertura considerata sarà graduale, limitata e inquadrata nel rispetto delle attuali regole in vigore a livello nazionale per il contenimento della pandemia di Covid-19. Questo vuol dire che ci sarà un limite al numero di clienti che ogni attività potrà accogliere e che le norme di igiene e distanziamento sociale dovranno essere applicate con il massimo rigore.


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Per il momento, tuttavia, la città di Berlino non ha ancora raggiunto le condizioni necessarie neppure per l’allentamento delle misure di sicurezza più rigide, come il coprifuoco notturno. Al momento l’incidenza nella capitale è di 105 casi settimanali per ogni 100.000 abitanti. Il livello da raggiungere e mantenere per almeno cinque giorni lavorativi, prima di poter considerare le riaperture parziali e l’allentamento del freno d’emergenza, è 100. Quello che fa ben sperare è che, in concomitanza con l’inasprimento delle chiusure, i numeri hanno iniziato a scendere stabilmente.