Una manifestazione di protesta dei proprietari di camper e caravan è prevista per oggi a Berlino. Saranno circa in 700 a sfilare fra lo Stadio Olimpico e il Reichstag a bordo dei loro mezzi, per protestare contro la chiusura delle aree di camping in Germania. Le attuali misure di sicurezza, infatti, prevedono il divieto di soggiornare in qualsiasi struttura aperta al pubblico a fini turistici, il che include le piazzole dove normalmente si parcheggiano camper e roulotte. I manifestanti, tuttavia, sostengono che questo particolare modo di viaggiare non rappresenti un rischio dal punto di vista della diffusione della pandemia, poiché la natura stessa dei veicoli permette di mantenere separati i nuclei familiari, riducendo i contatti fra le persone.
A fronte di un rischio contenuto, dunque, gli organizzatori della manifestazione chiedono la riapertura degli spazi dedicati ai camper, per permettere alle famiglie di trovare un po’ di sollievo a contatto con la natura, dopo oltre un anno di crisi logorante dovuta alla pandemia.
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Manifestazioni simili, organizzate dai membri del gruppo Fabebook “Campen mit Abstand” (letteralmente: “campeggiare a distanza”, intesa come distanziamento fra le persone) si sono già tenute a febbraio a Oberhausen e a marzo a Düsseldorf e ad Amburgo.
Fino a pochi giorni fa, sul sito camping.info era possibile trovare informazioni sui Land che progettavano la riapertura dei campeggi, oltre che sugli altri paesi europei che aprono le porte ai campeggiatori stranieri a determinate condizioni. Il recente accordo sul trasferimento di alcuni poteri dai Land al governo federale, finalizzato all’implementazione del cosiddetto “freno d’emergenza” a livello nazionale, ha cambiato le carte in tavola anche per l’industria del turismo e dei viaggi, creando malumori fra coloro che speravano di potersi spostare negli stati con restrizioni meno severe.
La manifestazione di oggi inizierà alle 12.00 nel piazzale davanti allo stadio olimpico e si sposterà verso il Reichstag.