La filarmonica di Berlino ha tenuto un concerto con 1000 spettatori
Sabato 20 marzo, alla filarmonica di Berlino si è tenuto un concerto alla presenza del pubblico. Solo un anno fa questa non sarebbe stata una notizia, mentre oggi è un fatto sensazionale, del quale si è parlato in tutto il mondo. Dopo un anno di chiusura pressoché totale e di concerti in streaming, con i lavoratori dello spettacolo paralizzati dall’impossibilità di interagire con il pubblico e gli amanti della musica e dell’arte affamati di esperienze dal vivo, 1000 persone si sono accomodate in un teatro per assistere a un concerto. Il Maestro Kirill Petrenko, direttore musicale della filarmonica, ha diretto l’ensemble nell’Ouverture di Romeo e Giulietta di Tchaikovsky e nella Seconda Sinfonia di Rachmaninov.
Quello della filarmonica di Berlino è stato il primo evento di un progetto pilota per la ripresa delle attività culturali.
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Garantire la sicurezza
Le condizioni per l’accesso al teatro erano chiare e rigidissime: occorreva presentare un test Covid negativo effettuato in giornata. Al momento dell’acquisto del biglietto, ogni cliente ha ricevuto un voucher con la possibilità di prenotare un appuntamento in un centro test della città. Chi non poteva effettuare il test in anticipo, aveva comunque la possibilità di sottoporsi al tampone subito prima del concerto in un centro appositamente allestito: poco meno di 500 persone si sono avvalse di questa opzione. Un team della Charité era presente per garantire che i test fossero effettuati correttamente.
La capacità del teatro è stata dimezzata per l’occasione, lasciando una poltrona vuota fra uno spettatore e l’altro e occupando solo 1000 posti. All’interno della struttura era obbligatorio indossare la mascherina e non era previsto un intervallo. Non era in funzione neanche il servizio di guardaroba.
Particolare attenzione è stata riservata anche ai sistemi di ventilazione e alla sanificazione degli ambienti.
Willkommen zurück, liebes Publikum! #PerspektiveKultur @klauslederer @GMOrch @SenKultEu pic.twitter.com/lAWOnJkA8E
— Berliner Philharmoniker (@BerlinPhil) March 20, 2021
Un progetto pilota: dalla filarmonica di Berlino al resto della società
Il senatore alla cultura di Berlino Klaus Lederer (Die Linke) ha sottolineato come questo progetto non riguardi esclusivamente la filarmonica di Berlino, ma aspiri a essere un modello non solo per gli altri teatri del Paese, ma per la società in generale. Sperimentare sulla possibilità di organizzare eventi in sicurezza è fondamentale, in un momento in cui neanche la tanto attesa campagna vaccinale sembra in grado di far intravvedere la fine dell’emergenza pandemica e del lockdown.
Questo concerto è servito anche da apripista per riconsiderare la logistica degli eventi, la gestione della biglietteria, l’utilizzo degli spazi dentro e intorno alla struttura, l’adeguamento delle infrastrutture informatiche dal processo di acquisto alle necessarie verifiche per garantire la sicurezza.
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La direttrice artistica Andrea Zietzschmann ha dichiarato che tutti i biglietti disponibili sono stati venduti in tre minuti, il che denuncia un grande desiderio di cultura, di arte, ma soprattutto di normalità.
Naturalmente resta aperto il problema della fattibilità e dei costi: Zietzschmann ha specificato che un evento del genere, con un dispiegamento di risorse così ingente e un pubblico così ridotto, si è reso possibile solo perché tutti i professionisti coinvolti hanno lavorato senza essere pagati e perché il Senato di Berlino ha fornito i test. In base a questa prima esperienza, si studieranno ora possibili soluzioni per rendere i concerti nuovamente possibili su base regolare.