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Berlino, sgombero del Meuterei. Fotografo arrestato negli scontri

Lo sgombero del Meuterei, un locale di Kreuzberg che è fra i punti di riferimento della scena autonoma di Berlino, è stato la causa di alcune manifestazioni di protesta che hanno portato anche a disordini e arresti. Il Meuterei è una Kneipe, ovvero il classico pub di quartiere tedesco, gestito però da un collettivo con principi molto vicini a quelli degli squat storici come il Rigaer 94 o il recentemente sgomberato Liebig 34. La notifica di sfratto ricevuta dai gestori del locale, la cui esecuzione è prevista per la mattinata di oggi, ha scatenato proteste fin da martedì sera, quando la prima manifestazione, è partita da Kreuzberg e ha raggiunto Friedrichshain.


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Qui alcuni autonomi hanno acceso bengala e altri fuochi d’artificio negli edifici occupati. Ci sono stati scontri fra manifestanti e forze dell’ordine e diverse persone sono state poste in stato di fermo.

A far discutere è stato soprattutto l’arresto del fotografo freelance Enzo Leclercq. In un video si vedono alcuni poliziotti afferrare violentemente Leclerq, mentre quest’ultimo sta documentando l’arresto di un manifestante. Il fotografo grida ripetutamente di essere della stampa, ma viene ignorato mentre un poliziotto gli strappa la mascherina dal viso.

Un portavoce delle forze dell’ordine ha dichiarato che il fotografo era troppo vicino agli agenti e ne ostacolava il lavoro e che, inoltre, Leclercq non portava al collo il tesserino di giornalista, il che ne rendeva non immediatamente riconoscibile il ruolo. Per contro, molti rappresentanti della stampa hanno commentato che, dal momento che sul tesserino è stampato anche l’indirizzo di residenza, non è uso portarlo al collo durante le manifestazioni, per ragioni di sicurezza e di privacy. Il Tagesspiegel riporta anche una dichiarazione del fotografo secondo cui, una volta condotto nella camionetta della polizia, Leclercq avrebbe continuato a dichiarare di essere un rappresentante della stampa e uno dei poliziotti gli avrebbe risposto “Solo le zecche sono peggio della stampa”.


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Nel complesso, la manifestazione di martedì ha coinvolto circa 1000 manifestanti. La polizia di Berlino ha risposto schierando circa 650 agenti, 300 dei quali hanno accompagnato il corteo per tutta la sua durata. L’arrivo era previsto a Revaler Straße, ma la manifestazione è stata interrotta all’altezza di Frankfurter Tor, dove la polizia ha circondato il corteo. Cinque agenti sono rimasti feriti in seguito a lanci di oggetti da parte dei manifestanti.

A partire da mercoledì pomeriggio, la polizia ha isolato lo spazio intorno al Meuterei, in Reichenberger Straße, per evitare tentativi di impedire fisicamente lo sfratto.

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