Un dato allarmante è stato diffuso dal governo federale, in risposta a un’interrogazione di Die Linke, a proposito del numero di noti o sospetti estremisti di destra che, nell’ultimo anno, hanno richiesto il porto d’armi e acquistato armi da fuoco. Si parla di circa 1200 persone nel 2020, il 35% in più rispetto all’anno precedente. Per Martina Renner, deputata di Die Linke, non ci sono dubbi: “Questo incremento mostra la crescente minaccia rappresentata dai neonazisti e dai razzisti”. La stessa Renner, fra l’altro, è stata spesso oggetto di minacce da parte di estremisti di destra.
Quanti estremisti di destra ci sono in Germania?
La Germania prende molto sul serio il fenomeno della radicalizzazione politica degli estremisti di destra e ne monitora l’andamento con l’aiuto dei servizi segreti, ma soprattutto tramite la Verfassungschutz (l’ente federale preposto alla tutela della Costituzione). Secondo un rapporto diffuso proprio da questo ufficio nel 2019, sarebbero al momento 32.080 le persone note come aderenti o simpatizzanti di questo ambito politico. Fra i gruppi sottoposti a maggiore sorveglianza ci sono gli autoproclamati Reichsbürger (letteralmente “Cittadini del Reich”), anche detti Selbstverwalter (letteralmente “Autogovernanti”). Con questa etichetta si indicano molteplici gruppi di cittadini che negano la legittimità del governo federale, rifiutandosi di pagare tasse e contributi, e si rifanno a ideologie più o meno apertamente naziste e antisemite. Alla fine dello scorso anno, 528 appartenenti a questi gruppi possedevano armi da fuoco o avevano un porto d’armi.
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C’è poi il caso di AfD, del quale abbiamo già parlato, e in particolare della cosiddetta “Ala” del partito, nonché della sua sezione giovanile, che sono state classificate come “sospette” e messe sotto controllo dalla Verfassungschutz l’anno scorso. Der Flügel è poi passata dall’essere considerata “sospetta” allo status di organizzazione estremista vera e propria ed è stata sciolta dalla direzione del partito.
Quanto è difficile procurarsi armi in Germania?
La legge che regola il possesso di armi in Germania è stata modificata lo scorso febbraio. Il rilascio del porto d’armi, da allora, è subordinato a un’indagine della Verfassungschutz, che ha lo scopo di indagare sul richiedente per verificare che non sia vicino a ideologie politiche radicali o pericolose. L’indagine viene poi ripetuta ogni tre anni. Sono inoltre previsti controlli sull’idoneità della persona a possedere un’arma.
Gli estremisti di destra possono perdere il porto d’armi?
Sono ormai diversi anni che le autorità preposte alla tutela della Costituzione tedesca e della sicurezza cercano di revocare il porto d’armi eventualmente in possesso di estremisti di destra, ma il procedimento si rivela spesso lungo e complesso, perché non è permesso confrontare direttamente i registri dei noti o presunti estremisti di destra con quello dei detentori di porto d’armi o proprietari di armi. Ci sono anche altri cavilli che rendono difficili i controlli e le revoche effettive. Per esempio, chi si registra come cacciatore o come tiratore sportivo può legalmente acquistare un’arma da fuoco, da usare ufficialmente solo per fini sportivi e quindi, rispettivamente, nelle zone e nei periodi in cui la caccia è ammessa oppure nei poligoni di tiro. Chi acquista armi per questo scopo è autorizzato ad averle con sé solo nei percorsi che lo conducono nei luoghi dove può legalmente utilizzarle. Per fare questo, però, non è necessario un vero e proprio porto d’armi, che è invece richiesto per tenere con sé un’arma in tutte le altre situazioni, per difesa personale o per motivi professionali – come avviene a chi lavora nei servizi di sicurezza che forniscono guardie del corpo. In tre anni sono state 790 le persone identificate come estremisti di destra e appartenenti a gruppi dichiarati incostituzionali che si sono viste revocare il porto d’armi.