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Poliziotto aggredito durante il party illegale di una consigliera comunale di Afd

È finito male il party illegale organizzato il 27 dicembre a Cottbus dalla consigliera comunale di AfD Monique Buder. Nove persone, tra uomini e donne, si sono riunite non rispettando le restrizioni funzionali al contenimento del Covid-19 e hanno festeggiato rumorosamente e lanciato fuochi d’artificio dalla finestra dell’appartamento di Buder.

Sono partite a quel punto segnalazioni alla polizia per disturbo della quiete pubblica e alcuni agenti sono arrivati sul posto per verificare, intorno all’1.30 di notte.

Buder si sarebbe mostrata alquanto aggressiva con gli agenti e avrebbe rifiutato di farsi identificare. Uno degli ospiti, un trentacinquenne, avrebbe inoltre aggredito un poliziotto, addirittura tentando di strangolarlo mentre l’agente era a terra, dopo essere caduto.

Aggressore e proprietaria dell’appartamento sono rimasti in consegna della polizia per alcune ore. La consigliera Buder dovrà rispondere della violazione delle norme sul contenimento, mentre per l’ospite si parla di resistenza e aggressione a pubblico ufficiale.

Buder è stata inoltre espulsa dal gruppo Afd di Cottbus, come dichiarato martedì ad rbb dal leader, Georg Simonek. A proposito del party illegale, Simonek ha parlato di oggettiva violazione delle norme del contenimento e ha aggiunto che i consiglieri comunali hanno una responsabilità particolare legata alla reputazione della città.

Buder si è detta ferita dal comportamento del suo partito e intende rimanere nel parlamento cittadino a titolo individuale. Il gruppo di Afd, che inizialmente conteneva undici persone, ne contiene ora quattro. Simonek ha detto a rbb che non esclude in assoluto un futuro ritorno di Buder all’interno del gruppo. Ma che al momento il rapporto è talmente teso da non lasciare spazio a un riavvicinamento di breve periodo.

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