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“Made in Italy” in Germania: un successo. Nel 2019, un valore pari a 57.1 miliardi

di Maurizio Costa Clari

Il made in Italy continua ad essere un traino, in Germania. Nonostante le varie crisi che hanno colpito l’Italia negli ultimi decenni, il rapporto commerciale del nostro Paese con la Germania è costantemente cresciuto. I dati parlano chiaro: dal 2009 ad oggi l’import tedesco di merci italiane è aumentato senza interruzione, a parte la crisi del 2019, causata dal Covid-19.

Nel 2009 il valore italiano delle importazioni in Germania ammontava a 37.2 miliardi di euro, fino ad arrivare, nel 2018, a 60.22 miliardi di euro. Diminuendo nell’anno del Covid a 57.1 miliardi di euro, ma tenendosi comunque al di sopra dei risultati degli anni precedenti al 2018.


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Prendendo esempio da due prodotti specifici importati dalla Germania possiamo notare che il peso dei prodotti italiani è molto importante. Sull’importazione di acqua minerale, ad esempio, l’Italia si posiziona al secondo posto dopo la Francia, con 148,28 tonnellate. Sull’importazione di vino, invece, il made in Italy si posiziona a gran lunga al primo posto, con un valore di 225 milioni di euro. La Francia deve “accontentarsi” del secondo posto, con 732 milioni di euro, e la Spagna del terzo, con 348 milioni di euro di valore di importazione di vino in Germania, sempre secondi i dati del 2019.

La Germania viene sempre vista come un Paese che esporta in tutto il mondo, ma in realtà, dei suoi 19.328 miliardi di esportazioni del 2019, più della metà, cioè 777 miliardi, sono il frutto di un commercio realizzato all’interno dell’Unione Europea.

Per la Germania, il valore economico dell’Unione Europea e la sua stabilità politica ed economica sono un interesse diretto. Una conoscenza del mercato tedesco, della cultura e delle tradizioni del Paese sono fondamentali, per creare dei business validi e sostenibili. Se il trend dell’aumento dell’importazione di prodotti italiani da parte della Germania continuerà anche dopo la crisi del Covid, e se il made in Italy continuerà a riscuotere questo successo sul suolo tedesco, anche il ruolo dell’Italia crescerà sempre di più, diventando fondamentale sia per la Germania, che nella dimensione import-export di un’Unione Europea post-Brexit.

Questo è confermato anche da un quadro internazionale in cui l’Italia si colloca al quinto posto al mondo come Paese da cui la Germania importa. Prima dell’Italia ci sono Cina, Paesi Bassi, Stati Uniti, Francia e Polonia.

In conclusione possiamo dire che il legame economico tra Germania e Italia potrebbe divenire sempre più importante e i due Paesi potrebbero creare, insieme, una grande potenza economica e di scambio.

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