Nella giornata di oggi, il nome di Matteo Renzi ha occupato le pagine dei quotidiani tedeschi quasi più di quello dei politici locali e la notizia della crisi di governo in Italia ha ricevuto perfino più spazio del secondo impeachment di Donald Trump.
D’altra parte non sorprende, considerati i delicati equilibri che legano fra loro i Paesi dell’UE, che i media tedeschi guardino con apprensione all’instabilità politica nel nostro Paese. E mentre alcuni si limitano a riportare il contenuto delle agenzie, le principali firme del giornalismo nazionale non lesinano giudizi inclementi su quanto sta accadendo fra Montecitorio e Palazzo Chigi.
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Virginia Kirst per il Die Welt, per esempio, definisce quella fra Renzi e Conte “una disputa assurda in cui i fatti vengono sacrificati per l’accaparramento dei voti” e fa riferimento ai “risentimenti antitedeschi per la crisi dell’euro ormai da tempo dimenticati”, ma che si risvegliano in una parte della coalizione e dell’elettorato davanti alla prospettiva di utilizzo del MES. Sempre Kirst sottolinea il paradosso di una coalizione dalle posizioni filo-europee che si disgrega proprio sugli aiuti che l’Unione Europea ha messo a disposizione, anche per difendere tale coalizione dall’avanzata delle opposizioni euroscettiche.
Quello che più ha attirato l’attenzione dei giornalisti in Germania, comprensibilmente, è il fatto che una crisi di governo, resa ancor più grave dal fatto di verificarsi nel mezzo della più grande emergenza sanitaria mondiale della nostra epoca, sia stata possibile per il ricatto politico di un partito dal peso elettorale ridotto come quello di Italia Viva (che nei sondaggi non arriva oltre il 3,2%), ricatto che il Der Spiegel arriva a definire la “rivolta di un partito di nani”.
Die Zeit e altri giornali riportano inoltre le dichiarazioni del ministro Roberto Speranza, che ha definito “imperdonabile” l’apertura di una crisi di governo in questo momento, dal momento che un cataclisma politico di questa portata, soprattutto se seguito da elezioni anticipate, avrà inevitabilmente l’effetto di rallentare la campagna vaccinale nazionale, che in Italia è più avanzata che in molti altri Paesi europei. La salute degli italiani rischierebbe quindi di essere posta in secondo piano, sullo scacchiere politico di Palazzo Chigi.
Descrittivo anche il Tagesspiegel, che fotografa la crisi innescata da Renzi, mentre il Berliner Morgenpost sottolinea il fatto che gli analisti politici tedeschi, non diversamente da quelli italiani, attendano le prossime mosse di Conte, nella speranza di una stabilità che potrebbe arrivare sotto forma di una nuova maggioranza.
Questo potrebbe avvenire, secondo le previsioni, qualora il Presidente del Consiglio riuscisse a ottenere il sostegno di altri senatori per compensare quelli di Italia Viva che hanno abbandonato la coalizione, o di un rimpasto di governo.